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Tappa a Roma per il ministro degli Esteri iraniano, al centro dei colloqui il programma nucleare

02 settembre 2014 | 13.47
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Zarif mercoledì nella Capitale per tessere la sua tela diplomatica. L'obiettivo è ottenere la revoca delle sanzioni contro la Repubblica islamica e un accordo definitivo alle migliori condizioni possibili per Teheran

Mohammad Javad Zarif (Infophoto) - INFOPHOTO
Mohammad Javad Zarif (Infophoto) - INFOPHOTO

Farà tappa mercoledì a Roma il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, impegnato nell'ennesimo tour diplomatico degli ultimi mesi che nei giorni scorsi lo ha portato ad Ankara, Mosca, Bruxelles e nelle prossime ore in Lussemburgo. Al centro dei colloqui c'è sempre il controverso programma nucleare iraniano e i negoziati con il gruppo di contatto '5+1' (Usa, Russia, Cina, Francia, Gb e Germania) la cui scadenza è stata prorogata al 24 novembre.

Il conto alla rovescia dei 'meno tre mesi' dunque è già scattato. La comunità internazionale guarda ai prossimi round tenendo il fiato sospeso ma con fiducia grazie alle aperture del presidente iraniano, il moderato Hassan Rohani, e del suo instancabile ministro degli Esteri, impegnato senza sosta nel tessere la sua tela diplomatica con arte e pazienza, con l'obiettivo di ottenere la revoca delle sanzioni contro la Repubblica islamica e un accordo definitivo alle migliori condizioni possibili per l'Iran.

In quest'ottica la visita a Roma di Zarif è da ritenere decisiva alla luce della recente nomina del ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ad Alto Rappresentante per la Politica Estera e di Sicurezza Comune dell'Ue, un incarico che prevede anche la carica di rappresentante del gruppo '5+1' al tavolo dei negoziati con l'Iran.

Quella di mercoledì pomeriggio è la seconda visita a Roma del capo della diplomazia di Teheran dallo scorso novembre, quando incontrò alla Farnesina l'allora titolare Emma Bonino. Una visita che venne ricambiata a fine dicembre dalla Bonino, decisa ad aprire un canale di dialogo con l'Iran e un confronto "serio e prudente" sulle crisi regionali.

Dalla 'storica' visita a Teheran della Bonino - primo ministro degli Esteri europeo a visitare la Repubblica islamica dall'elezione del nuovo capo di Stato - alla nomina alla Farnesina della Mogherini, i contatti tra Iran e Italia si sono intensificati, alla luce anche delle recenti crisi regionali, dalla Siria alla Striscia di Gaza fino all'avanzata dello Stato Islamico in Iraq.

Il 12 giugno la Mogherini ha incontrato a Roma i viceministri degli Esteri iraniani Seyed Abbas Araqchi e Majid Takht Ravanchi per parlare dei negoziati sul programma nucleare iraniano. Lo scorso 27 luglio Mogherini e Zarif hanno discusso in un colloquio telefonico della drammatica situazione a Gaza.

Nel corso della telefonata, richiesta da Zarif, i due ministri hanno discusso della necessità di lavorare a una soluzione onnicomprensiva del conflitto, e al miglioramento delle condizioni di vita in Cisgiordania e a Gaza. Un altro contatto c'è stato poi il 12 agosto, con la crisi in Iraq al centro di una nuova telefonata tra i due ministri degli Esteri.

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