Una cittadina Usa lancia petizione sul web perché i media smettano di chiamare così i jihadisti dello Stato Islamico: "Isil è più corretto". E le Isis di mezzo mondo la appoggiano
Suo padre le aveva dato il nome della divinità egizia dell'amore ma da quando i jihadisti dello Stato Islamico hanno invaso le cronache di tutto il mondo, la cittadina statunitense Isis Teresa Martínez, presentandosi per nome, si è vista guardare male più di una volta.
Isis è infatti anche l'acronimo inglese (Islamic State of Iraq and Siria) con cui il gruppo terrorista viene chiamato dai media. La donna, infastidita, ha così pensato di lanciare una petizione su Internet aprendo anche una pagina Facebook per invitare i media a usare l'acronimo - che lei indica come più corretto - di Isil (Islamic State of Iraq and the Levant).
L'appello di Isis è partito con un video pubblicato in Rete, in cui spiega i movi della sua protesta.
La petizione non è caduta nel vuoto. In pochi giorni infatti la trentottenne ha ricevuto messaggi di appoggio da parte di omonime di mezzo mondo che hanno sostenuto la sua battaglia sul web.