Tre "garanzie" per la Scozia sulle quali trovare un ampio accordo tra le forze politiche prima del voto del 18 settembre. E' quanto chiede l'ex premier laburista (e scozzese doc) Gordon Brown, uno dei leader della campagna per il "no" all'indipendenza. La prima "garanzia" chiesta da Brown, riporta la Bbc, riguarda il ruolo permamente della Scozia nell'evoluzione costituzionale del Regno Unito. L'ex primo ministro sostiene che la Gran Bretagna, anche nel caso di una sconfitta degli indipendentisti scozzesi nel voto di giovedì, sia necessariamente avviata verso un percorso di riforme istituzionali.
Brown chiede che la Scozia sia coinvolta in questo processo, per impedire che un'eventuale maggiore attribuzione di poteri all'Inghilterra venga decisa senza consultare Edimburgo. Brown vuole anche una garanzia di "equità" tra tutte le componenti del Regno Unito. L'ex premier chiede che tutti i partiti unionisti dichiarino ufficialmente che lo scopo di una "unione moderna" sia quello di garantire "sicurezza ed opportunità per tutti" attraverso "l'equa condivisione delle risorse delle nazioni e delle regioni" che la compongono.
Infine, l'ex cancelliere vuole che l'attuale meccanismo utilizzato dal Tesoro britannico per allocare e compensare la spesa pubblica nelle varie componenti del Regno Unito, la cosiddetta "Formula Barnett", venga mantenuto e che alla Scozia sia consentito, se necessario, di aumentare le tasse per proteggere il livello di spesa pubblica destinato al Servizio sanitario.
.jpg)
