Anche Bill Clinton si schiera contro l'indipendenza della Scozia. In un appello diffuso attraverso la campagna unionista "Better Together", l'ex presidente americano chiede agli scozzesi di esprimere con il voto di domani "un messaggio forte di identità e di inclusione", scegliendo di rimanere all'interno del Regno Unito.
"Con così tante tensioni e divisioni nel pianeta, spero che gli scozzesi siano di esempio al mondo con un'alta affluenza alle urne ed un potente messaggio che sia allo stesso tempo di identità e di inclusione", recita il messaggio di Clinton che confessa di essere stato all'inizio "riluttante" all'idea di dare una sua opinione personale su una decisione che spetta solo agli scozzesi. "Comprendo ed ho simpatia per quelli che chiedono l'indipendenza" aggiunge poi, facendo riferimento allo spirito di indipendenza scozzese. Ma lasciando la Gran Bretagna, conclude, la Scozia andrebbe incontro a "sostanziali" rischi per l'economia e le finanza.
Gli Stati Uniti non hanno preso una posizione ufficiale sul referendum, ma lunedì scorso il portavoce della Casa Bianca ha fatto capire che Barack Obama è per il "no" all'indipendenza. "Questa è una decisione che spetta agli scozzesi - ha detto - e noi certamente rispettiamo il diritto degli scozzesi a prenderla. Ma, sapete, come ha detto lo stesso presidente, abbiamo interesse a che il Regno Unito rimanga un alleato forte, robusto, unito ed efficace".