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Siria: allarme Wfp, senza nuovi fondi costretti a tagli aiuti

18 settembre 2014 | 16.15
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Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) è costretto a tagliare gli aiuti destinati alla Siria a causa della mancanza di fondi. E' l'allarme che lancia l'agenzia alimentare con sede a Roma, annunciando che se non vi sarà un'inversione di tendenza nelle donazioni dal mese prossimo sarà costretto a ridurre il programma che fornisce cibo a quasi 6 milioni di siriani che ricevono assistenza salva-vita.

In Siria, le razioni di cibo del prossimo mese verranno ridotte e nei paesi vicini, il numero di rifugiati che ricevono cibo o vouchers sarà anch’esso ridotto, si legge in un comunicato. "Siamo a un punto critico nella nostra risposta umanitaria in Siria e nei paesi circostanti. A meno che non riusciamo ad assicurarci donazioni rilevanti nei prossimi giorni, temo non avremo altra scelta che ridurre le dimensioni della nostra operazione", ha detto Muhannad Hadi, il coordinatore WFP dell’Emergenza Regionale per la crisi siriana.

Il Wfp è finanziato da contributi di governi, del settore privato, di altre organizzazioni e individui. "Il mondo si è unito con grande generosità per fornire cibo e altri tipi di assistenza negli ultimi tre anni - ha detto ancora Hadi riferendosi agli sforzi fatti finora per la Siria - E’ doloroso pensare che non possiamo più contare su quell’investimento che ha dato stabilità a così tante vite distrutte". Il Wfp ha bisogno di 352 milioni di dollari per tutte le sue operazione fino alla fine dell’anno, di cui 95 milioni per il suo intervento in Siria e 257 milioni per assistere i rifugiati nei paesi vicini.

In Siria ad ottobre, il Wfp continuerà a portare cibo a più di 4 milioni di persone, ma le razioni saranno ridotte, fornendo meno del 60% del valore nutritivo raccomandato in situazioni di emergenza. Un’ulteriore riduzione è prevista anche a novembre. A dicembre, il Wfp non avrà più fondi disponibili per i suoi programmi in Siria.

In Turchia, il programma di voucher elettronici del Wfp per l’assistenza alimentare a 220.000 rifugiati siriani che vivono nei campi è coperto solo al 12%. A ottobre, quasi 170.000 persone potrebbero restare senza assistenza. In Giordania, l’assistenza mensile a 440.000 rifugiati che vivono in città o nei villaggi passerà da 34 a 16 dollari, ma il supporto ai campi resterà inalterato.

In Libano da ottobre, il valore dei vouchers elettronici mensili verrà ridotto da 30 a 20 dollari a persona. Derrate di cibo per i nuovi arrivi e i vouchers per i rifugiati palestinesi verranno sospesi. Da ottobre in Egitto, solo i più vulnerabili verrano assistiti con un numero di assistiti più che dimezzato passando da 100.000 a 43.000 persone. Il valore dei voucher alimentari passerà da 30 a 15 dollari al mese.

· Da ottobre in Iraq, il valore dei vouchers per i 70.000 rifugiati al campo di Domiz verrà ridotto da 31 a 25 dollari, mentre l’assistenza alimentare in altri campi continuerà. Il programma di alimentazione scolastica per circa 12.000 bambini è già stato interrotto.

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