La maggioranza degli americani boccia la strategia assunta da Barack Obama per contrastare la nuova, crescente e sempre più pericolosa minaccia terroristica costituita dallo Stato Islamico. Se ormai la Casa Bianca è abituata a sondaggi negativi per quanto riguarda la gestione della politica estera, è la prima volta dall'inizio della presidenza Obama che un 'poll' rileva, come fa oggi quello pubblicato dal New York Times, una bocciatura sonora da parte degli elettori della politica anti-terrorismo.
Secondo il nuovo sondaggio, il 50% degli intervistati non è soddisfatto della misure adottate per contrastare il terrorismo, mentre il 41% esprime un giudizio positivo. Da notare come il partito degli scontenti sia cresciuto di ben 12 punti rispetto ad un analogo rilevamento dello scorso marzo. Lo stesso trend negativo si registra per quanto riguarda la gestione della politia estera: ora il 48% esprime scontento, un 10% in più rispetto al mese scorso.
Nel dettaglio, la maggioranza degli intervistati - 6 su 10 - considera l'Is la principale minaccia alla sicurezza degli Stati Uniti, e sostiene - 7 su 10 - i raid aerei contro il gruppo terroristico. Se su questo esiste un consenso trasversale, invece le opinioni diventano più sfumate quando si parla di un eventuale intervento di terra: se la maggioranza degli americani, il 55%, rimane contraria, i repubblicani sono più in favore e i democratici contrari.
Il sondaggio registra in generale un sentimento negativo verso l'amministrazione che potrebbe rivelarsi molto pericoloso per i democratici in vista delle elezioni di mid term del prossimo novembre: al momento il 45% degli elettori si dice propenso a votare per un candidato repubblicano al Congresso, contro il 39% che voterà per un democratico.
Non a caso il tasso di popolarità di Obama è ormai ai minimi storici, molto vicino a quello di George Bush quando nel 2006 i democratici ottennero conquistarono il controllo del Congresso, poi perso nel 2010.
