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Russia: in caso di emergenza, rete nazionale isolata da Internet

19 settembre 2014 | 14.09
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La Russia si consolida come fortezza. Il Consiglio di sicurezza ha messo in calendario la discussione della possibilità di isolare il paese da Internet globale, o comunque fare in modo che il paese non possa essere isolato, "in caso di emergenza" come una guerra o proteste di massa, già lunedì, in una riunione a cui prenderà parte anche il Presidente Putin. Lo anticipa il quotidiano Vedomosti citando diverse fonti fra gli operatori, società operative in rete e organizzazioni non governative, mentre comunque si consolida il controllo delle autorità sulla rete, con l'acquisizione nei giorni scorsi dell'intero pacchetto di azioni di VKontakte da parte della Mail.ru del miliardario Alisher Usmanov, società a cui è stato nominato ieri, come Ceo, Boris Dobrodeyev il figlio di Oleg, il patron di VGTRK la holding di radio e televisioni pubbliche a cui fanno capo Rossiya e Vesti. La Russia, ha precisato in seguito il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, "non sta considerando l'ipotesi di disconnettersi dall'Internet globale, ma di introdurre misure protettive rese necessarie dall'imprevedibilità dei partner occidentali".

In occasione della riunione di lunedì, funzionari del ministero delle comunicazioni riferiranno dei risultati di esercitazioni condotte lo scorso luglio per mettere alla prova la stabilità del segmento russo di Internet e per prevenire "azioni concertate" contro tale rete oltre che per disabilitare temporaneamente gli indirizzi IP russi.

Agli operatori russi sarà quindi chiesto di adottare misure per poter isolare la porzione di rete russa -che tuttavia contrariamente a quella cinese è integrata alla rete globale- in tempi brevi, spiegano le fonti di un grande gruppo di tlc citate dal quotidiano economico russo precisando che tali cambiamenti dovranno essere pronti entro l'inizio del 2015. Alle compagnie russe che operano su Internet è già stato imposto di immagazzinare i dati in server fisicamente all'interno della Federazione russa, una misura che gli esperti inquadrano in una 'balcanizzazione' della rete in atto, anche a opera di altri paesi, dopo le vulnerabilità emerse con il caso Snowden, l'ex analista della Cia che ha trovato rifugio proprio in Russia.

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