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"Sventati piani attacchi a metro NY e Parigi". Rohani: "Obiettivo dell'Is è distruggere la civiltà"

25 settembre 2014 | 17.49
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Lo ha rivelato il primo ministro iracheno Haider al-Abadi, a margine dei lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu. Il presidente iraniano: "Hanno una sola ideologia, violenza ed estremismo". Kalashnikov, bandiere nere e niqab per tutte: così si vive a Raqqa, 'capitale' dell'Is /VIDEO. Nuova notte di raid in Siria, nel mirino dei caccia Usa le raffinerie dell'Is

L'intelligence irachena ha scoperto un piano che prevedeva imminenti attacchi terroristici alle metropolitane di New York e di Parigi. Lo ha rivelato il primo ministro iracheno Haider al-Abadi, parlando con i giornalisti a margine dei lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu a New York.

Come riportano i media Usa, al-Abadi ha riferito di essere stato informato oggi del piano, nel quale sono coinvolti combattenti stranieri e terroristi dello Stato Islamico presenti in Iraq. Dell'attacco, ha detto ancora il premier iracheno, sono stati informati gli Stati Uniti. "Oggi - ha detto il primo ministro iracheno ai giornalisti - ho ricevuto informazioni da Baghdad, dove sono stati arrestati alcuni elementi, che lasciano pensare che reti presenti in Iraq preparavano attentati nella metro di Parigi e degli Stati Uniti". Secondo il premier, alla luce "dei dettagli che ho ricevuto", queste informazioni sembrano "credibili".

I gruppi estremisti che, dall'Iraq alla Siria, stanno infiammando il Medio Oriente "hanno una sola ideologia, violenza ed estremismo, e un solo obiettivo, la distruzione della civiltà", facendo crescere l'"islamofobia e creando terreno fertile per un ulteriore intervento delle forze straniere nella nostra regione", ha detto il presidente iraniano, Hassan Rohani, intervenendo davanti all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York.

Quanto alla coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti e organizzata per combattere la minaccia dei gruppi jihadisti in Iraq e Siria è stata "un errore strategico", ha detto ancora Rohani. "Credo che se i paesi che rivendicano la leadership della coalizione, lo fanno per mantenere la loro egemonia nella regione, commettono un errore strategico", ha poi aggiunto. "Li metto in guardia dal fatto che se non raccogliamo oggi tutte le nostre forze contro l'estremismo e la violenza e non confidiamo in chi può essere d'aiuto nella regione, il mondo di domani non sarà sicuro per nessuno", ha precisato.

La Repubblica islamica ritiene "un obbligo religioso" aiutare l'Iraq nella sua battaglia contro lo Stato islamico (Is), aveva detto poco prima Rohani, incontrando il primo ministro iracheno, Haider al-Abadi, a margine dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in corso a New York. "La Repubblica islamica ha aiutato l'Iraq in quanto è un obbligo religioso e continuerà con il suo sostegno", ha dichiarato. Nelle azioni di supporto al governo di Baghdad - ha sottolineato il capo di Stato - Teheran "non ha mai chiesto il permesso a nessuno, non lo farà mai e non permetterà a qualsivoglia paese di intromettersi nelle relazioni tra Iran e Iraq".

Dal canto loro gli Stati Uniti non hanno conferme di piani per attacchi terroristici contro le metropolitane di New York o Parigi. Lo ha detto una portavoce della Casa Bianca. Gli Usa "non hanno una conferma di un piano del genere e dovremmo analizzare informazioni ricevute dai nostri partner iracheni prima di fare altre dichiarazioni", ha detto Caitlin Hayden. "Noi consideriamo con la massima serietà ogni minaccia e sempre lavoriamo per confermare informazioni che riceviamo dai nostri alleati", ha poi aggiunto.

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