La candidata sconfitta delle presidenziali, l'ambientalista e candidata del Partito socialista brasiliano Marina Silva, è pronta a negoziare e discutere di un appoggio al ballottaggio del 26 ottobre, sulla base dei programmi di governo. "Il programma e' la base di qualunque dialogo", ha dichiarato Silva, che al primo turno ha raccolto 22 milioni di voti.
Silva ha annunciato di voler coordinare la propria posizione con quella dei partiti che hanno sostenuto la sua candidatura alle presidenziali ma - seppure non esplicitamente - ha lasciato intendere che sceglierebbe per un appoggio a Aecio Neves, ricordando di essersi candidata per rappresentare le aspirazioni di cambiamento dei brasiliani, esplose nelle manifestazioni di piazza dei mesi di giugno e luglio 2013. "Il Brasile ha inviato chiari segnali del fatto che non e' d'accordo con quello che c'e' qui", ha sottolineato.
E di fronte alla domanda su un eventuale appoggio a Rousseff, ha ribadito che la scelta sarà fatta nel quadro di un dialogo con gli alleati. "Ma non possiamo ignorare i sentimenti degli elettori", ha insistito.
