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Spagna, passo indietro della Catalogna su referendum indipendenza ma ci sarà consultazione

14 ottobre 2014 | 10.43
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La decisione dopo la sospensione della Corte Costituzionale. I catalani, ha spiegato il presidente Mas, potranno comunque recarsi alle urne il 9 novembre per esprimere la propria opinione sul futuro della regione anche se non avrà valore legale

Arturo Mas (Foto da Wikipedia)
Arturo Mas (Foto da Wikipedia)

Il presidente del governo catalano, Arturo Mas, ha annunciato oggi che il 9 novembre si celebrerà una consultazione legale alternativa sull'indipendenza della Catalogna , dopo che la Corte Costituzionale ha sospeso il progettato referendum.

I catalani, ha spiegato Mas, potranno comunque recarsi alle urne il 9 novembre per dichiarare se sono favorevoli o meno all'indipendenza, anche se non si tratterà di un referendum valido. "Ci saranno i locali, le urne e le schede e tutta la popolazione sopra i 16 anni potrà votare", ha dichiarato Mas, precisando che i seggi verranno aperti in sedi controllate dal governo regionale autonomo in modo da evitare interferenze dello Stato. Il quesito sarà lo stesso del referendum: "Volete che la Catalogna sia uno Stato?", a cui si aggiungerà in caso affermativo la domanda "volete che questo Stato sia indipendente?".

Il capo dell'esecutivo di Barcellona ha usato toni molti duri contro il governo di Madrid, il cui ricorso presso la Corte Costituzionale ha provocato la sospensione del referendum. Lo Stato, ha detto, "è il nostro vero e forte avversario, perché nega al popolo la possibilità di votare ed essere consultato". Mas ha ammesso che la consultazione del 9 novembre non avrà valore legale, ma non intende certo rinunciare alla sua battaglia. "La consultazione definitiva, con garanzie piene e totali, si potrà avere attraverso elezioni che i partiti trasformeranno in un referendum di fatto, con liste e programmi congiunti" - ha dichiarato Mas, prendendo la parola al Palau de la Generalitat, sede del governo autonomo di Barcellona - questa sarà l'unica forma che ci rimane per una consultazione definitiva". Mas ha infine invitato i catalani a partecipare in massa al voto di novembre. "Dipenderà dalla gente - ha dichiarato - se vi sarà una partecipazione sufficientemente chiara perché si veda che la gente vuole una consultazione definitiva con tutte le garanzie".

Dal canto suo il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha salutato oggi come un'"eccellente notizia" il fatto che la Catalogna non celebrerà più il referendum indipendentista. "La Spagna è una democrazia e il rispetto della legge è un obbligo per tutti coloro che rivestono incarichi di governo - ha detto Rajoy - a partire da ora possiamo parlare di tutto. Non mi sono mai negato al dialogo, ma la cosa più importante è di essere capaci di costruire un progetto comune".

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