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Strasburgo dice sì alla Commissione Juncker. Piano investimenti da 300 mld entro Natale

22 ottobre 2014 | 09.55
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Il via libera del Parlamento europeo al nuovo esecutivo di Bruxelles (GUARDA) con 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astenuti. Il presidente presenta il collegio di commissari e il programma: "Le regole della stabilità non saranno cambiate". Poi l'auspicio: "Vorrei che la Ue avesse la tripla A per il sociale, e se possibile anche per l'economia e le finanze"

(Xinhua)
(Xinhua)

Il Parlamento europeo ha votato la fiducia alla Commissione Ue guidata da Jean-Claude Juncker. Gli eurodeputati, riuniti in sessione plenaria a Strasburgo, hanno dato il via libera al nuovo esecutivo di Bruxelles con 423 voti a favore, 209 contrari e 67 astenuti.

"Ora è il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro: per rilanciare la ripresa economica, creare nuovi e migliori posti di lavoro, affrontare la situazione dei giovani d'Europa, proteggere i più vulnerabili nella nostra società e far fronte al rapido deterioramento della situazione geopolitica" ha affermato il neo presidente dopo il voto di fiducia. Il nuovo esecutivo di Bruxelles (GUARDA) entrerà in funzione il prossimo primo novembre.

"Inizia sotto i migliori auspici e il suo presidente gode dalla legittimazione più forte possibile" ha commentato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. "Mai prima d'ora una Commissione ha avuto una legittimazione democratica maggiore e più solida" ha rimarcato. Ma ora il nuovo esecutivo Ue "deve trasformare i suoi impegni in realtà".

Collegio di commissari e programma - Prima del voto, presentando il collegio di commissari e il programma, Juncker ha ribadito che le regole del Patto di stabilità e crescita "non saranno cambiate". "Servono disciplina di bilancio, flessibilità e riforme strutturali. Senza riforme e disciplina fiscale, però, non ci può essere flessibilità - ha spiegato - Anche nelle regole ci vuole flessibilità, ma non saremo drammatici nel nostro approccio".

Juncker ha reso omaggio al suo predecessore, José Manuel Barroso, che "è stato presidente in tempi veramente difficili e ha dovuto gestire la crisi economica e finanziaria e le sue conseguenze" e "l'ingresso nella Ue di 13 nuovi Stati". Il presidente uscente, ha sottolineato, "ha fatto un buon lavoro e le critiche che gli sono state rivolte mi sono spesso sembrate penose".

Quindi il presente. "Non chiedo ai miei commissari obbedienza cieca e alla mia età non inizio la carriera di dittatore. Li voglio liberi di avanzare le loro proposte e di proporre le loro idee - ha detto presentando collegio e programma - Ma i direttori generali devono obbedire ai commissari e non viceversa. Per questo ho voluto dei pesi massimi. Questa, come avevo promesso, sarà una Commissione politica".

Ha lamentato però la scarsa presenza femminile: "Nove donne su 28 commissari restano un numero ridicolo". E ha spiegato di aver "fatto un grande sforzo per avere un numero di donne quante quella della scorsa Commissione", ma "su questo tema bisogna sensibilizzare i governi".

"Vorrei che la Ue avesse la tripla A per il sociale, e se possibile anche per l'economia e le finanze" è stato l'auspicio di Juncker. "Nell'Unione europea solo la Germania e il Lussemburgo mantengono la tripla A" assegnata dalle agenzie di rating per la solidità delle finanze pubbliche.

Quanto agli investimenti, il piano da 300 miliardi di euro della nuova Commissione sarà pronto entro il prossimo Natale: "Il programma di investimenti non sarà preparato, come avevo detto, nei primi tre mesi" di operatività della nuova Commissione, ma "io e il vicepresidente Katainen lo presenteremo prima di Natale". Per Juncker "c'è fretta e urgenza" e il piano va "preparato il prima possibile". Gli investimenti "sono cruciali per l'economia e per i lavoratori europei. La Ue sta vivendo un periodo terribile di bassi investimenti" e "senza investimenti l'economia non può crescere". Ma, ha avvertito, "non bisogna creare più debito per finanziare questo programma di investimenti. Dobbiamo essere attenti e usare i soldi pubblici in modo intelligente, combinandoli con fondi privati".

Riguardo alle nuove adesioni, "i negoziati in corso per l'adesione alla Ue andranno avanti e in alcuni casi potrebbero essere accelerati. Ma - ha osservato - non è realistico pensare che i negoziati possano concludersi entro il 2019".

Juncker ha annunciato poi che il commissario europeo alla Salute avrà anche la competenza sui farmaci. In precedenza questa responsabilità era assegnata al commissario per il Mercato interno e l'Industria. "Non ho l'intenzione di trattare i farmaci e la salute come una merce come le altre", ha spiegato fra gli applausi degli eurodeputati.

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