Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha accusato questa sera la comunità internazionale di aver fatto prova di "debolezza" verso il presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), al quale non sono state fatte pressioni perchè denunci l'attacco terroristico di ieri a Gerusalemme.
"L'attacco a Gerusalemme è stato sostenuto dal leader dell'autorità palestinese, Abu Mazen -ha detto Netanyahu durante un incontro con i vertici della polizia a Gerusalemme, secondo quanto riferisce il sito di Haaretz - Ha anche lodato gli assassini ed è vicino ad Hamas, l'organizzazione cui appartengono i terroristi. Ci troviamo di fronte ad una debolezza della comunità internazionale contro queste azioni del presidente palestinese. Non si è voluto dire nemmeno una parola di critica nei suoi confronti".
Ma intanto il ministro della Giustizia Tzipi Livni ha invitato alla moderazione, dopo l'attacco di ieri in cui un palestinese ha lanciato la sua auto contro un gruppo di pedoni ad una fermata di autobus, uccidendo una bimba di tre mesi e ferendo otto persone. "Non basta condannare" i propositi di Abbas, ha detto, perchè l'escalation di violenze è anche frutto delle "provocazioni" israeliane. "Ora bisogna agire con saggezza e responsabilità. E' una responsabilità che ricade sulle due parti", ha aggiunto, invitando a metter fine "alle dichiarazioni bellicose" e alle costruzioni in aree musulmane.
