Elogi a Michael Zehaf-Bibeau, il 32enne terrorista responsabile dell'attacco al Parlamento di Ottawa, e minacce di nuovi attentati in Canada. Queste le reazioni su Twitter dei militanti dello Stato islamico (Is) all'azione del presunto jihadista che mercoledì ha seminato il terrore nella capitale del paese nordamericano.
Mentre le agenzie di sicurezza canadesi devono ancora confermare i legami tra Zehaf-Bibeau e l'Is, i 'jihadisti del web' non hanno dubbi sulla paternità dell'operazione. Tra i militanti che hanno elogiato l'attentato a Parliament Hill sono in molti quelli di nazionalità canadese. Alcuni di loro affermano di vivere in Siria, nel califfato autoproclamato da Abu Bakr al-Baghdadi. Secondo fonti della sicurezza di Ottawa, sono circa 130 i canadesi che attualmente combattono in Siria e Iraq con l'Is, ma il loro numero potrebbe essere più alto.
"Dopo che il Canada ha deciso di bombardare e uccidere i musulmani, pochi proiettili e tutto il Canada è finito sotto shock. Non ve l'aspettavate?", ha chiosato un militante chiamato Abu Talha al-Muhajir.
Un altro sostenitore dell'Is, la cui identità è celata dietro l'account Life of Mujahid, ha commentato la decisione del governo canadese che ha chiesto ai soldati di non indossare le uniformi in pubblico: "Appena il Canada ha deciso di bombardare i musulmani, il suo esercito ha dovuto nascondersi. Credevano forse che i musulmani rimanessero fermi in attesa di essere bombardati?".
Molti anche i commenti sull'attacco di Martin Couture-Rouleau, il sospetto estremista islamico che martedì, 24 ore prima dell'assalto di Zehaf-Bibeau al Parlamento, è stato protagonista di un altro presunto attacco terroristico vicino Montreal, investendo con l'auto e uccidendo un soldato canadese.
"Musulmani del Canada, replicate quanto fatto dal nostro coraggioso fratello Martin Rouleau, che ha vendicato l'aggressione militare canadese nelle nostre terre", ha twittato il jihadista canadese Abu Khalid al-Kanadi, riferendosi al recente ingresso di Ottawa nella coalizione internazionale organizzata per combattere l'Is.
