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Iran, l'appello disperato della madre di Reyhaneh: "Non lasciatela morire"

24 ottobre 2014 | 17.14
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La donna chiede di fare qualcosa per "salvare la vita" della ragazza, condannata a morte per l'omicidio dell'uomo che voleva stuprarla. L'allarme della Ong Neda day: "Potrebbero impiccarla presto, forse sabato". Nessun perdono per Reyhaneh: la famiglia della vittima chiede l'esecuzione

Iran, l'appello disperato della madre di Reyhaneh:

E' un appello disperato quello che Sholeh Pakravan, madre di Reyhaneh Jabbari, affida ancora una volta ad Aki - Adnkronos International. ''Intervenite al più presto - dice la donna - fate qualcosa per salvare la vita di mia figlia''. La ragazza iraniana, condannata a morte per l'omicidio dell'uomo, che voleva stuprarla è stata trasferita poco fa in un altro carcere, dove potrebbe essere impiccata già sabato mattina. ''Credo che questa sia proprio l'ultima volta che l'ho vista'', ha detto la Pakravan, dopo aver incontrato insieme al marito Reyhaneh poco prima del suo trasferimento. ''L'ho abbracciata per l'ultima volta - dice ancora - ma continuo a pregare tutti di non lasciarla morire''. Il 30 settembre la Pakravan aveva lanciato un appello tramite Aki chiedendo alle autorità italiane e vaticane di attivarsi per salvare la vita della figlia. All'appello avevano risposto il ministro degli Esteri Federica Mogherini e altre autorità politiche e religiose. Il perdono della famiglia della vittima avrebbe salvato Reyhaneh dalla forca, ma il figlio dell'uomo ha chiesto che la ragazza negasse di aver subito un tentativo di stupro e lei si è sempre rifiutata di farlo.

''La ragazza è stata trasferita in un carcere non precisato, dove sarà impiccata forse già sabato'' ha annunciato ad Aki - Adnkronos International Taher Djafarizad, presidente dell'ong Neda day che è in contatto con i familiari della 26enne. Djafarizad chiede quindi una nuova e urgente mobilitazione internazionale nel tentativo disperato di salvare la vita di Reyhaneh.

"Hanno chiesto a mio fratello e a sua moglie (il padre e la madre di Jabbari, ndr) di andarla a trovare per l'ultima volta" ha detto lo zio Fariborz Jabbari in un'intervista allo Spiegel Online.

La vita di Reyhaneh resta dunque appesa a un filo. Il 15 ottobre si è tenuto l'ultimo incontro tra il figlio maggiore della vittima e il padre e l'avvocato di Reyhaneh.

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