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Ebola, morta in Mali bimba di due anni. Oms: "I casi hanno superato soglia diecimila"

25 ottobre 2014 | 11.55
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La piccola era il primo caso nel Paese. Quarantena in aeroporto di New York per passeggeri a rischio: l'annuncio dopo che è stato riscontrato il primo caso nella Grande Mela. Obama: "Possiamo sconfiggere Ebola, non facciamoci guidare dalla paura". Ostetrica lombarda: " Sto bene, lascio il cuore in Africa "

(Foto Xinhua)
(Foto Xinhua)

Una bambina di due anni è morta in Mali: era la prima ammalata di ebola nel Paese. Lo ha confermato Toumani Konare, il medico che dirige l'ospedale regionale di Kayes, dove era stata ricoverata la piccola. Dopo la scoperta del caso, ben 23 persone sono state poste in isolamento, 12 parenti della bimba e 11 membri del personale sanitario. "Al momento stanno tutti bene. Non sono apparsi sintomi fra le persone in isolamento", ha detto Konare. Secondo fonti ufficiali, la piccola era tornata in Mali il 20 ottobre, dopo aver assistito al funerale del padre in Guinea.

OMS: NUMERO CASI SUPERA SOGLIA 10MILA - E' salito a più di 10mila il numero di persone infettate dal virus. Lo ha riferito oggi l'Organizzazione mondiale della Sanità. Secondo l'Oms, le persone alle quali è stato diagnosticata l'infezione sono attualmente 10.141, in aumento rispetto alle precedenti stime che riferivano di circa 9mila casi. Le persone decedute a causa del virus sono 4.922 e i Paesi più colpiti si confermano essere la Guinea, la Liberia e la Sierra Leone. Tuttavia, secondo l'Organizzazione, negli ultimi tre giorni non è stato registrato alcun nuovo caso di Ebola in Liberia. In Sierra Leone sono invece stati registrati almeno 200 nuovi casi, portando il totale delle infezioni a 3.896, con 22 persone decedute negli ultimi tre giorni.

QUARANTENA IN AEROPORTO NY PER PASSEGGERI A RISCHIO - Quarantena in due aeroporti di New York per tutte le persone in arrivo da Liberia, Guinea e Sierra Leone che siano entrate in contatto con ammalati di ebola. A decretarlo e quindi annunciarlo in una conferenza stampa congiunta i governatori di New York e del New Jersey, il democratico Andrew Cuomo e il repubblicano Chris Christie. L'annuncio è giunto dopo che è stato riscontrato un primo caso di ebola a New York, il medico Craig Spencer, rientrato dalla Guinea dove aveva lavorato con Medici senza frontiere. La prima persona posta in quarantena è stata un'infermiera arrivata all'aeroporto di Newark dall'Africa l'occidentale. La donna, che ha la febbre, è stata posta in isolamento ma al momento non vi sono conferme che abbia contratto il virus dell'ebola.

Il provvedimento di quarantena sarà imposto negli aeroporti di Newark e JFK. La misura va oltre le linee guida federali americane. La quarantena verrà imposta per un periodo di 21 giorni, ma al momento non sono ancora chiari tutti i dettagli sulla sua realizzazione. A quanto riferisce il New York Times, il commissario per la salute pubblica di New York, Mary Travis Bassett, ha criticato il provvedimento dichiarando che potrebbe scoraggiare medici e infermieri dal recarsi in Africa per curare gli ammalati di ebola.

OBAMA: POSSIAMO SCONFIGGERE EBOLA, NON FACCIAMOCI GUIDARE DALLA PAURA - Ebola può essere "contenuta e sconfitta". Barack Obama dedica il tradizionale messaggio del sabato all'emergenza Ebola che, superati i confini dell'Africa Occidentale, è approdata anche in Occidente. Nel ricordare i casi registrati negli Stati Uniti, il presidente elenca quanto fatto dalle autorità per fronteggiare la malattia, curare le persone colpite e arginare il contagio. Le guarigioni, sottolinea Obama, dimostrano che "possiamo sconfiggere questa malattia. Ma dobbiamo rimanere vigili". Gli Stati Uniti, prosegue il presidente, "devono continuare ad avere un ruolo guida nella risposta globale, perché il modo migliore per fermare la malattia e mantenere gli americani al sicuro è fermarla alla fonte, in Africa Occidentale". Inoltre, sottolinea Obama, "dobbiamo essere guidati dalla scienza, dai fatti, non dalla paura".

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