cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 03:22
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Mo: Corte Suprema Usa divisa su passaporti per chi è nato a Gerusalemme

04 novembre 2014 | 13.08
LETTURA: 2 minuti

La questione di Gerusalemme divide anche la Corte Suprema degli Stati Uniti. I supremi giudici devono stabilire se i cittadini americani nati a Gerusalemme potranno scrivere sul passaporto "Israele" come luogo di nascita, oppure continuare ad avere il nome della città. Il caso è stato aperto ieri mostrando una netta divisione fra giudici liberal e conservatori, con Anthony Kennedy che potrebbe diventare l'ago della bilancia.

La dicitura "Israele" è prevista da una legge approvata dal Congresso americano nel 2002 che né il presidente George Bush, né il suo successore Barack Obama hanno voluto applicare in base alla politica che lo status di Gerusalemme dovrà essere stabilito tramite negoziati fra israeliani e palestinesi. Al centro del contendere vi è dunque il potere dell'esecutivo nel fissare le linee di politica estera.

Secondo alcuni conservatori, come Antonin Scalia, se il Congresso ha il potere di dichiarare guerra può anche dire la sua sui passaporti. Ma la sua collega Elena Kagan ha risposto che quanto scritto sul passaporto è una forma di comunicazione diplomatica e come tale ricade nelle prerogative del presidente. "Come insegna la storia", ha aggiunto, ogni cosa riguardante lo status di Gerusalemme "è una grossa questione". Il caso, la cui discussione si apre proprio dopo giorni di tensione sullo status quo religioso della Spianata delle Moschee/Monte del Tempio, è stato portato avanti dai genitori del 12enne Menachem Zivotofsky, nato a Gerusalemme.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza