Il capo rabbino sefardita d'Israele, Yitzhak Yosef, ha usato oggi parole durissime contro chi esorta gli ebrei a recarsi sulla Spianata delle Moschee incitando così gli arabi all'odio. Intervenuto al funerale del 17enne Shalom Badani, travolto mercoledì a Gerusalemme dall'auto di un terrorista palestinese, il capo rabbino ha ribadito il divieto religioso a recarsi su quello che gli ebrei chiamano il Monte del Tempio.
"Dobbiamo mettere fine a questo incitamento all'odio provocato dalla gente che sale sul Monte del Tempio. Gli ebrei non devono salire sul Monte del Tempio e provocare i terroristi arabi", ha detto Yosef. "Agli ebrei è vietato recarsi sul Monte del Tempio, rabbini di quarta categoria non possono mettere in discussione quanto stabilito dai saggi d'Israele", ha aggiunto, prendendo di mira gli esponenti nazional religiosi che vorrebbero cambiare lo status quo sulla Spianata delle Moschee, facendovi tornare a pregare gli ebrei.
Le dure parole del rabbino Yosef, fra le massime autorità religiose d'Israele, giungono dopo giorni di crescente tensione a Gerusalemme attorno allo status della Spianata delle Moschee, terzo luogo sacro dell'Islam dove sorgevano i due templi ebraici citati dalla Bibbia. Tensioni che hanno provocato attentati e scontri fra polizia e manifestanti palestinesi. Quando Israele ha preso il controllo dell'intera città santa nel 1967, la gestione del sito è rimasta alla fondazione islamica Wafq anche in virtù del divieto religioso per gli ebrei. In base allo status quo gli ebrei possono entrare come visitatori, ma non pregare.
