cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 09:12
10 ultim'ora BREAKING NEWS

G20: Putin sotto pressione per la crisi ucraina

15 novembre 2014 | 16.31
LETTURA: 5 minuti

Lungo incontro fra il cancelliere tedesco e il leader del Cremlino, poi si aggiunge anche il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker. I colloqui nell'albergo di Putin dopo una giornata di scontro fra il leader del Cremlino e l'Occidente sul tema dell'Ucraina, tanto che si era sparsa la voce, poi smentita, di una partenza anticipata del presidente russo dal summit. Il vertice si svolge in uno dei paesi che ha subito il più alto numero di morti nella tragedia del volo MH17 precipitato in Ucraina.

Il presidente russo Vladimir Putin. - (Infophoto)
Il presidente russo Vladimir Putin. - (Infophoto)

Un lungo faccia a faccia fra il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente russo Vladimir Putin è avvenuto a margine del G20 di Brisbane, in Australia, al termine di una giornata segnata da dure prese di posizione dei leader occidentali contro il collega russo sulla crisi ucraina. La Merkel e Putin hanno parlato per quasi due ore nell'albergo dove alloggia il capo del Cremlino, secondo quanto hanno riferito all'agenzia stampa Dpa fonti diplomatiche tedesche. Successivamente si è unito alla discussione anche il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker. La Merkel, che parla correntemente il russo, è uscita dall'albergo dopo quattro ore, mentre Putin e Juncker continuavano a parlare. Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, Putin ha voluto esporre la posizione russa sull'Ucraina in maniera esaustiva. Si è anche parlato dei rapporti della Russia con la Germania e l'insieme dell'Unione Europea.

Oggi il presidente russo si era ritrovato sotto pressione dei leader occidentali tanto che si era sparsa la voce di una sua partenza in anticipo, prima del pranzo ufficiale di domani. La notizia è stata poi smentita dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Che l'atmosfera non fosse favorevole a Putin era apparso chiaro fin dall'inizio. Dopo tutto il summit si svolge in Australia, uno dei paesi che ha subito il più alto numero dei morti nella tragedia del volo Mh17 abbattuto sui cieli dell'Ucraina, probabilmente per colpa dei separatisti filorussi. Putin? "Lo prenderò di petto", aveva detto nei giorni scorsi il padrone di casa, il primo ministro australiano Tony Abbott. Oggi il primo duro commento è giunto dal presidente americano Barack Obama: "l'aggressione russa" contro l'Ucraina, ha detto. rappresenta "una minaccia al mondo".

La cancelliera tedesca Angela Merkel non aveva escluso questa mattina un'ampliamento delle sanzioni europee. "La situazione attuale non è soddisfacente - aveva sottolineato - Al momento è in agenda l'inserimento di altre persone" nella lista nera dei soggetti delle sanzioni. Mentre il primo ministro canadese, Stephen Harper, è stato lapidario: a Putin "stringerò la mano, ma gli dirò una sola cosa, fuori dall'Ucraina".

La minaccia di nuove sanzioni contro la Russia era giunta anche durante un difficile faccia a faccia di 50 minuti fra Putin e il primo ministro britannico David Cameron, a margine del vertice. A quanto hanno riferito fonti di Downing street, Cameron aveva chiarito che si è ormai giunti "ad un crocevia": o si rispettano gli accordi di pace di Minsk e i rapporti miglioreranno "oppure vedremo andare le cose molto diversamente in termini di rapporti fra la Russia e la Gran Bretagna, l'Europa e gli Stati Uniti". "Se la Russia continua a destabilizzare l'Ucraina e se continuiamo a vedere truppe e carri armati russi in Ucraina, allora dovremo avere un rapporto molto diverso tra la Gran Bretagna e l'Europa da una parte e la Russia dall'altra e la possibilità di ulteriori sanzioni", aveva spiegato prima lo stesso Cameron alla Bbc.

Poco caloroso anche l'incontro fra Putin e il presidente francese Francois Hollande, dal quale il leader del Cremlino si aspettava un'aiuto per ridurre le tensioni. Per evitare scontri le due parti hanno preferito non parlare della portaerei Mistral, la cui fornitura alla Russia da parte dei cantieri navali francesi è stata sospesa a causa della crisi ucraina. Ma la decisione di togliere la questione dall'agenda ne ha di fatto sottolineato l'importanza.

Va infine detto che Putin non ha voluto far nulla per alleggerire l'atmosfera fra la Russia e l'Occidente. Anzi ha scelto di dispiegare quattro navi da guerra nel mar dei Coralli, a largo della costa orientale australiana. "Un comportamento increscioso" dei militari russi volto a riesumare "le glorie perdute" dell'Unione Sovietica, ha detto l'australiano Abbott. Un'esibizione di "machismo internazionale", ha aggiunto Cameron.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza