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Giappone: arrestata 'vedova nera', sospettata di aver ucciso 7 compagni

20 novembre 2014 | 13.13
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La donna di 67 anni è accusata di aver avvelenato con il cianuro il suo ultimo coniuge. Ma si sospetta che la stessa sorte sia toccata agli altri sei partner. Dalle assicurazioni sulla vita avrebbe ereditato 800 milioni di yen (5,4 milioni di euro) e diverse proprietà. Lei si è sempre dichiarata innocente

Nella foto Chisako Kakehi
Nella foto Chisako Kakehi

Avrebbe ucciso con il cianuro il suo ultimo marito. Ma si sospetta che la stessa sorte sia toccata anche agli altri sei partner. Per questo Chisako Kakehi, milionaria 67enne, è stata arrestata dalla polizia a Kyoto, dove è stata già soprannominata la 'vedova nera' del Giappone. Il fermo è arrivato ieri dopo che una dose letale di veleno è stata trovata nel sangue dell'ultimo coniuge della signora, il 75enne Isao Kakehi, morto all'improvviso a dicembre dello scorso anno, meno di due mesi dopo il matrimonio. L'autopsia ha rivelato che la vittima non presentava bruciature alla gola o all'esofago, circostanza che porta gli investigatori a ritenere che il veleno fosse contenuto nel cibo.

Il primo marito di Chisako morì nel 1994, all’età di 54 anni. Nel 2006, il suo secondo coniuge è passato a miglior vita per una crisi cardiaca all'età di 69 anni, mentre nel 2008 la signora ha seppellito anche il suo terzo sposo. Appena un anno dopo è deceduto un altro fidanzato, apparentemente colpito da una qualche forma di cancro. E nel 2012 un ulteriore partner ha incontrato il suo destino dopo esser caduto da una moto. Secondo i media, anche in questo caso sarebbero state trovate tracce di cianuro nel corpo. L'ultimo decesso, infine, risale al settembre scorso, quando il suo fidanzato 65enne è morto dopo che la coppia aveva cenato in un ristorante.

Secondo l'agenzia di stampa Jiji, dopo la morte dei suoi partner Kakehi ha ricevuto dalle assicurazioni circa 800 milioni di yen (5,4 milioni di euro) ed ereditato diverse proprietà. La donna ha sempre negato ogni accusa e intervistata qualche mese fa dai giornalisti ha dichiarato: "Se mi si sospetta di essere un’assassina, preferisco mordermi da sola la lingua e morire". "Sono stata condannata dal destino a subire la morte delle persone che mi sono vicine", ha detto in un'altra occasione, sostenendo che non avrebbe saputo come potersi procurare il veleno.

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