cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 23:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Usa: poliziotto che sparò a Brown, sembrava un demonio

25 novembre 2014 | 17.48
LETTURA: 3 minuti

A Ferguson, dopo le polemiche sulla mancata incriminazione, il grand jury ha reso pubblica la deposizione in cui l'agente afferma di aver agito per legittima difesa.

L'agente di polizia di Ferguson Darren Wilson (Infophoto)
L'agente di polizia di Ferguson Darren Wilson (Infophoto)

Darren Wilson, il poliziotto che il 9 agosto scorso uccise Michael Brown, ha dichiarato al grand jury di Ferguson di essere rimasto terrorizzato dal ragazzo di 18 anni che nella colluttazione gli era apparso come un "demonio". Così si legge nel testo della deposizione resa dall'agente e che è stata quindi accolta dal grand jury che a deciso di non procedere contro di lui accogliendo quindi la tesi della legittima difesa.

"Quando ho cercato di prenderlo, mi sono sentito come un bambino di cinque anni che fa la lotta con Hulk", ha incredibilmente affermato Wilson nella sua deposizione riferendosi al fatto che Brown era alto 1,90 e pesava 130 chili. L'agente, che in effetti ha la stessa altezza del ragazzo e pesa oltre 90 chili, nella sua testimonianza ha quindi enfatizzato il fatto che di essere rimasto spaventato dalla forza fisica del ragazzo: "Sembrava come un demonio, tanto era arrabbiato. Era ovviamente più grande e più forte, avevo già preso due pugni in faccia e pensavo che un terzo poteva essere fatale per me".

Insomma, il grand jury ha accolto la ricostruzione che l'agente aveva reso già al dipartimento di polizia della contea di St. Louis. Wilson aveva fermato Brown insieme ad un amico mentre i due camminavano in mezzo alla strada, ed era scoppiata una colluttazione dopo che, a detta del poliziotto, Brown non aveva obbedito alla richiesta di camminare sul marciapiede.

Il poliziotto definisce la colluttazione "un'aggressione" nei suoi confronti da parte di Brown che avrebbe colpito l'agente, che si trovava ancora nell'auto. A questo punto, Wilson, che in auto aveva anche un manganello ed una torcia, ha ritenuto che "l'unica opzione" per difendersi fosse la pistola, sparando solo quando il ragazzo non aveva obbedito all'ordine di mettersi a terra.

Wilson, che le foto scattate ad agosto - e pubblicate sempre oggi dalla magistratura di Ferguson - mostrano con alcuni lividi sul volto ma nessuna ferita importante, sparò 12 colpi, uccidendo Mike che non solo era disarmato ma - affermano i dimostranti ed alcuni testimoni - aveva anche alzato le mani in segno di resa.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza