"Il filo conduttore è quello dell'impegno della presidenza italiana dell'Ue a mettere il tema della migrazione il più possibile al centro dell'agenda politica dell'Europa oltre che del Paese". Così il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a Villa Madama alla conferenza stampa di presentazione del processo di Khartoum per la realizzazione di progetti sulla gestione dei flussi migratori.
Questo "sulla base di tre punti essenziali: il primo che non si tratta di una questione che riguardi alcuni paesi europei ma deve riguardare l'intera Europa e la risposta in questi incontri è stata molto positiva. Il secondo punto - continua il ministro - è che serve una cooperazione tra attori diversi, Commissione europea, ministri dell'Interno e ministri degli Esteri".
Il terzo punto, sottolinea Gentiloni "è che a questo problema bisogna rivolgersi con un approccio non semplicistico, non esiste - sottolinea - una risposta solamente in termini di sicurezza o cooperazione economica, o solamente in termini di soluzioni delle crisi locali. Esiste un fenomeno che è, se ben gestito, un'opportunità per le nostre società e per l'Europa ma che invece costituisce un rischio sul piano umanitario che va affrontato in modo molto serio".
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