Mercoledì scorso la denuncia di una 73enne di Taos, in New Mexico, che sostiene di essere stata drogata e violentata dal leggendario comico nel 1971, mentre stava lavorando come cameriera in un ristorante di Sausalito, in California.
Continua ad aumentare il numero di donne che sarebbero state violentate da Bill Cosby . Se non più di una settimana fa in 16 avevano accusato il leggendario comico, ora i presunti casi di stupro sono diventati 20.
Mercoledì scorso, le scuole frequentate da Cosby, la Berklee School of Music e l'Università del Massachusetts-Amherst, sono state le ultime istituzioni a tagliare i legami con l'attore 77enne. Proprio quel giorno si è fatta avanti la ventesima accusatrice: si tratta di una 73enne di Taos, in New Mexico, che sostiene di essere stata drogata e violentata mentre stava lavorando come cameriera in un ristorante di Sausalito, in California. Fatto che risale, secondo il New York Post , al 1971.
Tra le accuse più recenti ci sono quelle di una 44enne della Florida identificata come 'Jena T', la quale sostiene che Cosby la costrinse a compiere un atto sessuale quando era adolescente nel 1989, e quelle di Jewell Allison, un'altra ex modella che sarebbe stata drogata e aggredita sessualmente dopo essere stata invitata dall'attore a cena nella sua casa di New York.
In precedenza, un conteggio pubblicato da 'TheWrap' fissava a 19 il numero delle vittime che Cosby avrebbe drogato, stuprato e assalito sessualmente dal 1965. "Potremmo essere davanti allo stupratore seriale più grande d'America che se l'è cavata per il più lungo periodo di tempo grazie all'immagine di Cliff Robinson", ha detto la donna al New York Daily News.
Intanto le denunce hanno letteralmente sgretolato la carriera di Cosby: il network statunitense Nbc ha deciso di sospendere il progetto di una nuova sitcom che lo vedeva come protagonista; TVLand ha interrotto la messa in onda delle repliche dei 'Robinson'; sono stati cancellati i suoi spettacoli comici; David Letterman e Queen Latifah lo hanno rifiutato come ospite nei tv.
Ma mentre il numero di presunte vittime cresce, si fanno sentire più forti le voci di chi lo difende. In un'intervista a Farrahgray.com, il nipote di Cosby, Braxton A. Cosby, amministratore di Cosby Media Productions, ha espresso il suo sostegno per lo zio, sostenendo che le accuse sono parte di un ampio progetto finalizzato a distruggere la sua azienda.
Uno degli avvocati di Cosby, Martin D. Singer, la scorsa settimana ha rilasciato una dichiarazione nella quale ha spiegato che "le nuove accuse di donne che si sono presentate nelle ultime due settimane, con storie infondate e fantastiche su fatti che risalgono a 30, 40, o anche 50 anni fa, hanno oltrepassato ben oltre il limite dell'assurdo". "E' del tutto illogico che così tante persone non abbiano detto niente, fatto niente, e riportato alcun fatto alle forze dell'ordine o avanzato rivendicazioni in sede civile, nell'arco di così tanti anni ".
