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Usa: rapporto su Torture Cia, rivelate brutalità ancora non denunciate

09 dicembre 2014 | 17.43
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Pubblicate sul sito della commissione 528 pagine delle 6mila del dossier (leggi il rapporto). Detenuti sottoposti a torture come il waterboarding e la privazione del sonno; uno è morto di freddo dopo essere rimasto per ore incatenato nudo al pavimento di cemento

La base navale di Guantanamo (Infophoto)
La base navale di Guantanamo (Infophoto)

Il rapporto sulle torture della Cia pubblicato oggi dalla commissione Intelligence del Senato testimonia brutalità e violenze commesse dalla Cia durante gli interrogatori maggiori di quelle che finora era state rese note. E' quanto emerge dalle 528 pagine di rapporto, ora online sul sito della commissione (leggi il rapporto), in cui si rivela, tra l'altro, come il personale medico dell'agenzia ad un certo punto abbia lamentato il fatto che i cosiddetti waterboarding fossero diventati una "serie di annegamenti" quasi veri e propri. E che venivano compiute violenze e torture che non erano mai state approvate.

Le pagine pubblicate oggi da Dianne Feinstein, la democratica che ancora per un paio di settimane è presidente della commissione, prima che si insedi all'inizio del gennaio il nuovo Senato a guida repubblicana, sono solo una parte, precisamente il sommario, delle 6mila pagine, e 35mila note, del rapporto dell'inchiesta durata 6 anni, al costo di 50 milioni di dollari, sui programmi di detenzione e di interrogatori duri dei sospetti terroristi. Oltre a denunciare la brutalità delle torture il rapporto pubblicato oggi per volere dei senatori democratici ne sottolinea anche la totale inefficacia perché questi interrogatori non portarono a nessuna informazione decisiva per impedire un attacco. Anzi in molti casi portarono ad "informazioni false" che i detenuti, per fermare le torture, inventavano.

Affermazioni a cui la Cia ha immediatamente risposto, affermando che il programma è stato "efficace" e sostanziale per la lotta ad al Qaeda. Per quanto riguarda la torture, il rapporto sottolinea come i detenuti venissero sottoposti a torture come il waterboarding e la privazione del sonno "in modo praticamente continuativo per giorni e a volte per settimane". "La privazione del sonno poteva significare anche tenere i detenuti sveglio per 180 ore, costringendoli a stare in piedi o in posizioni scomode, a volte con le mani legate sopra la testa", si legge nel rapporto. In una delle prigioni segrete dove venivano condotti questi interrogatori si è registrata la morte di almeno un detenuto, deceduto per ipotermia dopo essere stato tenuto incatenato nudo al pavimento di cemento.

Il rapporto denuncia anche altre torture, come quelle a cui venivano sottoposti detenuti, nudi ed incappucciati, e trascinati avanti e in dietro mentre venivano sottoposti ad un pestaggio. Anche alcuni detenuti eccellenti, che sono stati sottoposti al waterboarding, sono quasi morti durante gli interrogatori: Abu Zubaydah, che dopo una serie di annegamenti è rimasto incosciente "con l'acqua che gli usciva dalla bocca", e Khalid Sheik Mohammad, il regista degli attentati dell'11 settembre.

Per quattro anni gli agenti della Cia torturarono i detenuti, picchiandoli, denudandoli e sottoponendoli al waterboarding, senza che al presidente George Bush venisse detto esattamente quello che stava succedendo, evidenzia il rapporto pubblicato oggi dal Senato sull'inchiesta sulle torture dalla Cia. Dai documenti emerge che solo nell'aprile del 2006 il direttore dell'agenzia illustrò al presidente Bush le tecniche di interrogatorio che erano in uso già dal 2002.

Su una delle questioni quindi più scottanti del rapporto, e che ha infiammato il clima politico già prima della pubblicazione, cioè quanto Bush sapesse della torture, il rapporto - attraverso le mail, i memo, i rapporti e gli altri documenti esaminati, che sono stati in tutto 6 milioni - descrive una Casa Bianca che aveva dato l'approvazione agli interrogatori brutali dei sospetti ma che fu tenuta in gran parte all'oscuro di molti aspetti del programma. A cominciare dalla sua reale efficacia.

E' quanto infatti un altro punto cruciale, destinato ad infiammare il dibattito: contrariamente a quanto hanno sostenuto Bush, l'ex vice presidente Dick Cheney ed altri esponenti dell'amministrazione americana, il rapporto afferma che le torture non solo furono di una brutalità inaudita ma furono anche non utili ad ottenere informazioni importanti. E che la Casa Bianca e l'amministrazione furono ingannate dalla Cia che "ha fornito informazioni non complete e inaccurate".

"Non solo l'agenzia ha esagerato l'efficacia degli interrogatori nell'ottenere informazioni di intelligence significative - si legge nel rapporto - ma non veniva risposto in modo veritierio o completo" a specifiche domande poste dalla Casa Bianca o esponenti dell'amministrazione. In particolare in una mail interna della Cia del luglio del 2013 viene sottolineata "l'estrema preoccupazione" delll'allora segretario di Stato, Colin Powell, e la sua insistenza nel chiedere un briefing sugli interrogatori.

Le torture compiute dalla Cia sui sospetti terroristi, e documentate dal rapporto pubblicato oggi dalla commissione intelligence del Senato, sono "contrarie ai nostri valori", ha detto Barack Obama subito dopo la pubblicazione online delle 528 pagine del sommario del rapporto, una pubblicazione controversa che anche l'amministrazione democratica aveva cercato di bloccare per motivi di sicurezza. Il presidente americano ha ricordato di aver "in modo inequivocabile bandito la tortura quando ho iniziato il mio mandato, perché uno degli strumenti più efficaci per combattere il terrorismo e proteggere gli americani è rimanere fedeli ai nostri ideali".

Parlando del rapporto, Obama ha detto che userà la sua autorità di presidente per fare in modo che vengano mai più usati metodi che "non solo sono inconsistenti con i nostri valori, ma non sono neanche utili alla lotta al terrorismo o al nostro interesse nazionale".

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