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Mo: Netanyahu, non accetteremo ritiro entro confini 1967

14 dicembre 2014 | 16.00
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Israele resisterà ad ogni tentativo di accerchiamento diplomatico che dovesse essere messo in atto in sede Onu. Questo l'avvertimento lanciato dal premier Benjamin Netanyahu alla vigilia degli incontri di domani a Roma con il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il segretario di Stato Usa John Kerry. I tentativi di fissare nel 2016 la data per il ritiro israeliano dai territori occupati e il ritorno ai confini del 1967 sarà respinto, ha affermato Netanyahu durante una riunione di governo.

"E' un tentativo di convincerci, attraverso le decisioni dell'Onu, a ritirarci tra due anni entro i confini del 1967. Questo porterebbe gli estremisti islamici alla periferia di Tel Aviv e nel centro di Gerusalemme. Non lo permetteremo", ha affermato il premier secondo quanto riporta Haaretz.

Pressioni arabe sugli Usa per non bloccare risoluzione al Consiglio sicurezza Onu

Il mese scorso, la Giordania aveva fatto circolare una bozza di risoluzione giordano-palestinese da presentare al Consiglio di sicurezza dell'Onu, nella quale si chiede il ritiro di Israele. Al centro dei colloqui di domani a Roma tra Kerry e Netanyahu vi saranno le questioni riguardanti il futuro stato palestinese.

Martedì il segretario di Stato americano sarà invece a Londra dove incontrerà i dirigenti palestinesi e una delegazione di ministri degli Esteri di Paesi arabi. Su Kerry saranno probabilmente fatte pressioni affinché gli Stati Uniti non esercitino il proprio diritto di veto all'interno del Consiglio di sicurezza Onu per bloccare una eventuale risoluzione che chieda il ritiro israeliano entro i confini del 1967.

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