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Niente Natale a casa per i marò, l'India dice no. Napolitano: "Fortemente contrariato"

16 dicembre 2014 | 08.19
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Il fuciliere colpito da ictus a settembre chiedeva un prolungamento del soggiorno in Italia e Salvatore Girone la possibilità di trascorrere le feste con la famiglia. Napolitano: "Fortemente contrariato". Paglia sente al telefono Latorre: "Preoccupato per Salvatore". Una vicenda lunga tre anni

Niente Natale a casa per i marò, l'India dice no. Napolitano:

La Corte Suprema indiana ha detto no alle istanze presentate dai due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Latorre chiedeva un'estensione del suo soggiorno in Italia, accordatogli dopo l'ictus che lo aveva colpito a settembre. Il suo permesso scadrà il 13 gennaio. Girone chiedeva invece il permesso della Corte per poter trascorrere le festività natalizie in Italia.

Come riporta la stampa locale, la Corte indiana ha sostenuto che tali richieste non verrebbero contemplate in nessuna parte del mondo.

Intanto una nota del Quirinale comunica che "il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fortemente contrariato dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviluppi della vicenda dei marò, resterà in stretto contatto con il governo e seguirà con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento''.

"Una decisione grave e come Italia ora pensiamo a come rispondere". E' questa la reazione del ministro della Difesa Roberta Pinotti alla presa di posizione della Corte Suprema indiana sui marò italiani. "Si tratta di una decisione che non ci aspettavamo", aggiunge. E intervistata da Bruno Vespa a 'Porta a porta' dice: "E' stata una doccia gelata, una decisione incomprensibile che non riesco a spiegarmi. Questa situazione va risolta e l'Italia non può fare altro che reagire".

"Anche da un punto di vista umanitario la richiesta doveva essere accettata - continua il ministro - Stiamo seguendo con il ministro degli Esteri, e con il presidente del Consiglio questa questione e faremo un punto politico domani mattina in Parlamento". "Latorre si deve curare e non vedo come possa tornare in India - sottolinea - lo dicono i medici e da questo non ci muoviamo".

Intanto, il nipote di Massimiliano Latorre, Christian D'Addario, sentito dall'Adnkronos chiede a nome della famiglia "silenzio" e afferma: "Non commenteremo la nuova decisione indiana. Siamo concentrati sul vero motivo per cui mio zio è qui, cioè per gravi motivi di salute, in seguito all'ictus che lo ha colpito".

E dopo aver sentito al telefono Latorre, Gianfranco Paglia, medaglia d'oro al valor militare, riferisce che "dopo la bocciatura delle istanze da parte della Corte Suprema indiana, Massimiliano è molto affranto e preoccupato per Salvatore Girone".

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