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Usa: annullata dopo minacce su web la prima di 'The Interview' a New York

17 dicembre 2014 | 15.08
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La première della commedia con James Franco su un piano della Cia per assassinare il leader nordcoreano Kim Jong Un è stata cancellata dai cinema della Grande Mela dopo i messaggi del gruppo 'Guardiani della pace': "Se la vostra casa si trova nelle vicinanze, andatevene"

Usa: annullata dopo minacce su web la prima di 'The Interview' a New York

Niente première a New York per 'The Interview'. La prima della commedia con James Franco su un piano della Cia per assassinare il leader nordcoreano Kim Jong Un è stata cancellata dai cinema della Grande Mela dopo le minacce di alcuni hacker. Lo ha annunciato il portavoce della catena Landmark, che avrebbe dovuto ospitare una delle proiezioni, senza dare però le motivazioni. Anche la Carmike Cinemas, che gestisce 278 sale negli Usa, ha annullato la programmazione del film mentre Tom Stephenson, amministratore delegato di Look Cinemas, ha fatto sapere che "se potremo, ve lo mostreremo".

I 'Guardiani della pace', gruppo che a fine novembre ha realizzato il cyberattacco contro gli studios della Sony Pictures Entertainment, martedì hanno trasmesso una serie di minacce, citando gli attacchi alle Twin Towers: "Ricordatevi dell'11 settembre 2001, vi consigliamo di tenervi lontani" dai cinema, ha scritto il gruppo. Che ha aggiunto: "Se la vostra casa si trova nelle vicinanze, è meglio che ve ne andiate" perché "il mondo sarà pieno di paura". I 'Guardiani della pace' hanno poi diffuso altri dati aziendali della Sony, definendolo un "regalo di Natale".

Per il Dipartimento per la sicurezza nazionale "non ci sono attività di intelligence che ritengano credibile un piano contro i cinema" ma, ha precisato, i messaggi del gruppo sono ancora sotto indagine. Nei giorni scorsi la Corea del Nord ha definito "una giusta azione" il cyberattacco alla Sony, negando però ogni responsabilità. Secondo Pyongyang, "sostenitori e simpatizzanti" del Paese potrebbero aver effettuato l'hackeraggio con il quale sono stati messi offline i sistemi degli studios, piratati e diffusi in rete alcuni film - tra cui 'Fury' con Brad Pitt - e violato le email della major americana.

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