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Russia: Pistelli, nessun paese ha interesse in collasso della sua economia

18 dicembre 2014 | 19.09
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Il vice ministro degli esteri spiega che la scadenza di metà marzo è il momento giusto per valutare l'efficacia delle sanzioni europee e quanto accade sul terreno. Si registra ora un impegno da entrambe le parti coinvolte nella crisi.

Lapo Pistelli - (Adnkronos)
Lapo Pistelli - (Adnkronos)

"Nessun paese al mondo guadagna da un collasso dell'economia della Russia", ha affermato il vice ministro degli esteri Lapo Pistelli. Appena tornato da Mosca, dove è stato per discutere di Medio Oriente oltre che di Ucraina, rapporti fra Unione europea e Russia e fra Italia e Russia, Pistelli ha precisato che per quanto riguarda le sanzioni Ue la scadenza di metà marzo è il "quadro temporale giusto" per valutare gli effetti delle e la situazione sul terreno nell'est dell'Ucraina. "Non prima, non dopo", ha affermato, riconoscendo l'"efficacia" dell'Unione europea e delle misure introdotte.

In un intervento alla conferenza "Il conflitto fra Russia e Ucraina: quale ruolo per l'Unione europea" organizzato questo pomeriggio a Roma dall'Istituto affari internazionali e dall'Institute of World Policy di Kiev, Pistelli ha sottolineato che la tregua entrata in vigore il nove di questo mese "continua a reggere sul terreno" ricordando che "non era andata così l'ultima volta, con il tentativo di settembre". "Si registra un impegno vero da entrambe le parti, lavoriamo su base quotidiana per l'attuazione del piano di engagement che consiste nel ritiro delle armi dal terreno, la creazione di una zona cuscinetto, e lo scambio dei prigionieri". "Lavoriamo per rafforzare il dialogo e per una situazione sul terreno in cui siano salvate vite umane, nessuno ha bisogno di altre armi", ha aggiunto in vista della nuova riunione a Minsk domenica.

Le sanzioni sono state efficaci anche se non sono l'unico fattore di quello che sta accadendo, ha aggiunto precisando che negli ultimi sette mesi l'interscambio fra Unione europea e Russia è calato del 20 per cento, mentre quello fra Stati Uniti e Russia è aumentato del 12, quando il primo vale 12 volte il secondo. "Stiamo pagando un prezzo per una scelta politica, ma non durerà per sempre perché le sanzioni non sono un valore in sé", ha aggiunto.

'Ue dovrà poi definire strategia per la Russia, non può essere separata dall'Europa'

L'Unione europea dovrà in ogni caso definire una strategia ai suoi confini non naturali dalla Turchia, al Caucaso, al nord est post sovietico che arriva alla Russia. la nuova commissione ha due compiti, a breve, come affrontare la crisi ucraina, e "sul lungo termine come gestire la questione russa. La Russia quindi deve essere coinvolta in una prospettiva europea. "Tutti i 28 paesi Ue devono avviare un dibattito sulla strategia orientale che non e' solo limitata a kiev o a Minsk ma arriva a Mosca", ha concluso.

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