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Repubblica democratica Congo, Unhcr: "Estremamente preoccupati per le violenze, 88mila sfollati"

19 dicembre 2014 | 18.25
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L'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati condanna "le uccisioni e le gravi violazioni dei diritti umani ai danni dei civili a Beni, nella regione del Nord Kivu". La zona è colpita ogni settimana da attacchi con machete: almeno 256 vittime, tra le quali diversi bambini

(Xinhua)
(Xinhua)

Oltre 250 morti e 88mila sfollati. E' il drammatico bilancio dei massacri che stanno insanguinando da mesi la parte orientale della Repubblica democratica del Congo. Lo denuncia l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) che si dice "estremamente preoccupato per le uccisioni e le altre gravi violazioni dei diritti umani ai danni dei civili a Beni, nella regione del Nord Kivu". La zona è colpita "ogni settimana" da violenze, abusi e attacchi con machete sferrati da parte di gruppi armati che hanno provocato finora 256 vittime, tra le quali diversi bambini.

La popolazione della provincia che confina con l'Uganda ha bisogno di aiuti umanitari. "Siamo preoccupati - ha detto il portavoce Unhcr Adrian Edwards - se non si interviene immediatamente, questa situazione provocherà livelli crescenti di malnutrizione che potrebbe diventare vera e propria carestia". Le persone sono costrette a vivere nelle scuole e nelle chiese. Inoltre, sono stati distribuiti volantini che minacciano nuovi attacchi e che stanno terrorizzando la popolazione, innescando così altri esodi verso città più grandi.

Secondo quanto comunicato dall'organizzazione umanitaria 'Human Rights Watch', citando funzionari dell'Onu e ufficiali dell'esercito, gli attacchi sono compiuti probabilmente dalle Forze alleate democratiche (Adg), un gruppo di ribelli islamici che si oppone al governo ugandese. Tuttavia, l'Unhcr ritiene difficile individuare quale gruppo sia responsabile degli attacchi in questa zona colpita da un altro "grado di illegalità", con "vari gruppi ribelli con alleanze mutevoli", ha detto la portavoce dell'agenzia Onu, Karin de Gruijl.

Ribelli che stanno cercando di terrorizzare la popolazione in modo tale da farla scappare e avere libero accesso alle risorse della regione. L'Unhcr esorta quindi il governo del Repubblica democratica del Congo e i caschi blu che si trovano nel Paese a fare di più per proteggere la popolazione civile che ha bisogno di ripari, beni di prima necessità, coperte, materiale sanitario e acqua potabile.

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