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Venezuela: ministero Turismo, non c'è carenza di latte nel Paese

30 dicembre 2014 | 16.42
LETTURA: 3 minuti

Dopo che Coromoto, nella città di Merida, ha scelto di chiudere temporaneamente per "carenza di latte", il ministero ha alzato la voce: "E' una manipolazione, le altre gelaterie sono aperte". Lo scorso 26 dicembre il negozio famoso per la sua vasta gamma di gusti - più di 850, dalla birra ai fagioli - ha avvisato i clienti su Facebook: "Resteremo chiusi durante l'alta stagione"

Venezuela: ministero Turismo, non c'è carenza di latte nel Paese

'Guerra del gelato' in Venezuela. Dopo che la famosa gelateria Coromoto, nella città di Merida, ha chiuso temporaneamente per una "carenza di latte", il ministero del Turismo venezuelano ha alzato la voce, negando che il Paese abbia un problema legato alla mancanza di questo ingrediente.

La disputa inizia lo scorso 26 dicembre, quando il negozio famoso per la sua vasta gamma di gusti - più di 850, dalla birra ai fagioli, che gli hanno permesso di entrare nel Guinness - ha scritto un post sulla propria pagina Facebook con il quale avvertiva: "Resteremo chiusi durante l'alta stagione a causa della scarsità di latte". Due giorni dopo, sempre sul social network, la gelateria ha pubblicato una foto con il cartello che comunicava ai turisti la chiusura per "carenza di latte".

Motivazione che ha provocato la reazione del ministero del Turismo che, con una nota sul proprio sito, ha negato la carenza degli ingredienti necessari per fare il gelato e sottolineato che le altre gelaterie sono aperte. "Nonostante la manipolazione di un certo numero di media nazionali e internazionali - si legge - e nonostante il post della gelateria Coromoto, che dà la colpa della chiusura a una mancanza di ingredienti, le altre gelaterie hanno tutto ciò che serve per preparare il gelato e stanno avendo sempre più turisti e clienti".

Il Venezuela, secondo alcuni dati diffusi dalla Banca centrale, sta affrontando una carenza su alcuni beni di base, come olio di mais e latte in polvere. A marzo lo 'scarcity index' del Paese era attestato a 29,4%. Ovvero, su 100 beni, 29 non erano disponibili al momento della rilevazione.

Secondo quanto riporta la Bbc, questo non significa che i venezuelani non abbiano accesso al cibo, ma devono andare in più supermercati in diversi giorni per ottenere tutto quello che hanno sulla lista della spesa.

Gli oppositori del presidente Nicolás Maduro danno la colpa della scarsità alla cattiva gestione del governo che, a sua volta, accusa gli imprenditori senza scrupoli di limitare la distribuzione di alcuni beni per farne salire i prezzi.

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