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Nordcorea: unità esercito per fermare dvd pirata di 'The Interview'

30 dicembre 2014 | 13.33
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Costituita una speciale unità militare per impedire che i propri cittadini mettano gli occhi sulla commedia con James Franco, improbabile spalla della Cia in un immaginario complotto per assassinare Kim Jong-un

Nordcorea: unità esercito per fermare dvd pirata di 'The Interview'

Forse è vero che a spaventare le dittature, più che le denunce degli oppositori è il rischio di apparire ridicole. Ed è forse per questo che al regime nordcoreano proprio non va giù che in 'The Interview' ci si prenda gioco addirittura di Kim Jong-un, sempre descritto come un semi dio dalla propaganda di Pyongyang. Dopo aver tentato in ogni modo di fermare l'uscita del film nelle sale statunitensi -secondo l'Fbi perfino orchestrando l'attacco degli hacker contro i sistemi informatici della Sony, produttrice della pellicola- i nordcoreani hanno ora costituito una speciale unità militare per impedire che i propri cittadini mettano gli occhi sulla commedia con James Franco, improbabile spalla della Cia in un immaginario complotto per assassinare Kim.

Ovviamente, il timore non riguarda la diffusione del film nei cinema sale del Paese, rigidamente controllati, ma l'arrivo di copie dvd pirata attraverso il confine con la Cina o, addirittura, l'invio con improvvisate mongolfiere spedite dalla Corea del Sud. Il quotidiano sudcoreano Chosun Ilbo scrive che a capo della nuova unità, di base a Hyesan, al confine con la Cina, è stato messo un generale a tre stelle del Dipartimento per la Sicurezza dello Stato. "Il regime ha iniziato la repressione contro il mercato nero e tiene d'occhio i traffici nelle aree di confine. I militari entrano nelle case e controllano i computer e i lettori di dvd", ha raccontato una fonte al quotidiano.

Nel frattempo, il film, che sembrava destinato a non venire mai proiettato dopo la decisione della Sony di ritirarlo dalle sale cinematografiche per le minacce ricevute dopo l'attacco degli hacker, sta ottenendo buoni risultati commerciali. Spinta anche dalle critiche del presidente Usa Barack Obama, la major ha infine deciso di proiettare il film in un numero limitato di sale, circa 330 in tutti gli Stati Uniti, incassando nei primi quattro giorni 2,8 milioni di dollari. A questi vanno sommati ben 15 milioni di dollari incassati grazie ai download del film da Internet solamente tra il 24 e il 27 dicembre.

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