La commedia che ha fatto infuriare il regime nordcoreano e, forse, è costata alla Sony un devastante attacco informatico, si sta avviando a coprire il suo costo produttivo, 44 milioni di dollari, grazie ai 31 milioni venuti dalle vendite online e video on demand ed ai 5 milioni incassati per ora ai botteghini dei 548 cinema Usa dove è in programmazione
La commedia con James Franco 'The Interview', che ha fatto infuriare il regime nordcoreano e, forse, è costata alla Sony un devastante attacco informatico, ha incassato per ora 36 milioni di dollari, 31 dalle vendite online e video on demand e altri 5 milioni ai botteghini dei 548 cinema dove è in programmazione.
La pellicola, costata 44 milioni di dollari, ruota attorno ad un immaginario complotto della Cia per assassinare il dittatore nordcoreano Kim Jong-un, era stata ritirata dalla programmazione nelle sale dalla Sony per le minacce ricevute dopo l'attacco degli hacker dello scorso novembre. Poco prima della originaria data di uscita, fissata per il giorno di Natale, e anche a seguito delle critiche subite dal presidente Usa Barack Obama, la Sony era tornata sui propri passi annunciando la proiezione del film in un numero limitato di sale, affiancata dalla diffusione online.
Le autorità statunitensi ritengono che l'attacco informatico alla Sony sia venuto dalla Corea del Nord. Venerdì scorso il governo Usa ha stabilito una serie di sanzioni contro la Corea del Nord in risposta agli attacchi informatici subiti dalla Sony. La Corea del Nord per parte sua, considera il film un "atto di guerra" ma nega di essere coinvolta nell'attacco informatico.
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