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Francia: Cnn, Cayat, uccisa in attacco a Charlie Hebdo minacciata perché ebrea

13 gennaio 2015 | 13.06
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Elsa Cayat, editorialista e psichiatra, aveva ricevuto minacce di morte al telefono. Lo ha rivelato la cugina alla Cnn, sollevando il dubbio che la sua uccisione non sia stata casuale. Intanto Isi è appreso che il cittadino francese arrestato in Bulgaria il primo gennaio scorso, è sospettato di aver avuto legami con uno dei fratelli Kouachi della strage al settimanale satirico

 - (INFOPHOTO)
- (INFOPHOTO)

Elsa Cayat, ebrea, uccisa nell'attacco alla redazione di Charlie Hebdo, aveva ricevuto telefonate minatorie in cui le era stato detto di lasciare il lavoro che aveva al settimanale. A riferirlo alla Cnn e' stata la cugina dell'editorialista e psichiatra di professione. Secondo Sophie Bramly, Cayat - una donna piena di passione ed una brillante psicoanalista - è stata presa di mira proprio perché ebrea.

"Il fratello - ha anche spiegato - mi ha detto che lei aveva ricevuto per un periodo telefonate anonime" in cui veniva minacciata di essere uccisa se non avesse lasciato il lavoro al settimanale satirico. "E quindi mi sembra che sia stata uccisa perché ebrea", ha affermato Bramly, sottolineando che si è trattato dell'unica donna uccisa nell'attacco. "E' stata l'unica donna uccisa, ed era l'unica ebrea".

Parlando con The Independent, il fratello di Cayat ha raccontato come la famiglia avesse deciso di non dare peso alle telefonate anonime ritenendo si trattasse di semplice "spazzatura verbale": "Non pensavamo che potesse realmente accadere".

Intanto si è appreso che il cittadino francese arrestato in Bulgaria il primo gennaio scorso mentre tentava di recarsi in Siria attraverso la Turchia, è sospettato di aver avuto legami con uno dei fratelli autori della strage del giornale satirico francese Charlie Hebdo.

Secondo il mandato d'arresto europeo emesso dalla Francia, Joachim Fritz-Joly è accusato di "partecipazione a banda criminale con l'obiettivo di organizzare attentati terroristici". E "prima di partire il 30 dicembre per la Turchia, è stato più volte in contatto con uno dei due fratelli, Cherif Kouachi", si legge nel mandato.

L'uomo, 29 anni di origine haitiana, è stato arrestato mentre con il suo bambino cercava di attraversare il confine bulgaro-turco a bordo di un autobus. Era ricercato con un primo mandato europeo emesso da un tribunale francese dopo la denuncia della moglie che lo ha accusato di aver rapito il figlio di 3 anni per portarlo in Siria, al fine di unirsi ai jihadisti ed educarlo secondo i principi dell'Islam radicale. Il bambino è stato restituito alla madre.

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