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Thailandia: padre seriale giapponese fa causa per riavere bambini

14 gennaio 2015 | 10.03
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Il caso di Mitsutoki Shigeta, figlio di un ricco uomo d'affari, è venuto alla luce in seguito all'irruzione delle forze dell'ordine in un appartamento di Bangkok dove sono stati trovati nove bambini dei quali è padre biologico. Il giovane vorrebbe mettere al mondo tra i cento e i mille figli

Thailandia: padre seriale giapponese fa causa per riavere bambini

Torna alla ribalta in Thailandia il caso di Mitsutoki Shigeta, il 24enne giapponese padre di almeno 15 bambini avuti da madri surrogate. L'uomo ha infatti citato in giudizio il paese del sud-est asiatico per riavere indietro nove dei suoi figli. Lo riferisce il Bangkok Post. Il giovane, figlio di un ricco uomo d'affari, è sospettato di gestire una 'fabbrica dei bebè' in seguito all'irruzione delle forze dell'ordine in un appartamento che aveva affittato a Bangkok. All'interno sono stati trovati nove bambini nati da madri surrogate e biologicamente suoi figli.

Indagato inizialmente per traffico di minori, Shigeta ha lasciato il Paese pochi giorni. Ma ora vuole riavere i suoi bambini. Secondo il co-fondatore di un'agenzia internazionale che si occupa di maternità in affitto, la volontà del giovane sarebbe quella di mettere al mondo tra i cento e i mille figli. "La cosa migliore che posso fare per il mondo è quella di lasciare molti bambini", avrebbe infatti detto Shigeta a Mariam Kuknashvili, di 'New Life Global Network', uno dei centri di fecondazione che hanno servito il ragazzo.

Travolta dalle polemiche sul caso di Shigeta e dallo scandalo del piccolo Gammy, il bimbo down rifiutato dai genitori biologici australiani che hanno invece preso con sé solo la gemella sana, lo scorso anno la Thailandia ha rivisto le sue leggi sulla maternità surrogata vietando esplicitamente la pratica per fini commerciali.

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