Nell'est dell'Ucraina, ci sono più di 9mila soldati russi, 500 carri armati, artiglieria pesante e mezzi per il trasporto truppe, tutto in arrivo dalla Russia, ha denunciato il presidente Petro Poroshenko a Davos. Per questo, ha detto, l'Ucraina non intende avviare nessun nuovo negoziato sulla crisi, che può essere risolta solo se la Russia interrompe il flusso di armi e combattenti nella regione.
"Il nostro approccio è molto semplice. Non abbiamo nulla da negoziare", ha dichiarato Poroshenko, che ha esibito un rottame dell'autobus colpito la scorsa settimana a Volnovakha, un attacco in cui sono rimasti uccisi 13 civili, precisando che l'unico passo avanti è quello di attuare gli accordi di cessate il fuoco dello scorso anno (Minsk), che contemplano anche il ritiro delle armi pesanti dalla linea del fronte. "Se questa non è una aggressione, allora cos'e?", ha detto.
"La soluzione è molto semplice: fermate i rifornimenti di armi, ritirate i militari e chiudete il confine. E' un piano di pace molto semplice. Se volete discutere qualcosa di diverso, significa che non volete la pace, siete favorevoli alla guerra", ha aggiunto rivolgendosi ai russi.