La moglie di uno dei due giapponesi rapiti dallo Stato Islamico aveva già ricevuto delle richieste di riscatto via mail in novembre. Lo riferisce il quotidiano nipponico Asahai, citando fonti del governo. Il messaggio riferiva che l'uomo, il giornalista freelance Kenji Goto, era stato rapito e che per la sua liberazione bisognava pagare 2 miliardi di yen (17 milioni di dollari). Le mail dello Stato Islamico arrivarono poco dopo che la donna aveva perso i contatti con Goto, in seguito al suo arrivo in Siria a fine ottobre.
La notizia giunge dopo che martedì è stato postato in rete un video nel quale appaiono Goto e un altro cittadino giapponese, Haruna Yukawa, che i jihadisti minacciano di uccidere entro 72 ore se non verrà pagato un riscatto di 200 milioni di dollari.