Il presidente francese intervenendo al Wef di Davos: "La risposta sia globale". La tomba del terrorista, che ha ucciso una vigilessa a Montrouge e quattro ostaggi in un minimarket kosher della capitale francese, resterà anonima come quella dei suoi complici, i fratelli Kouachi, responsabili del massacro di Charlie Hebdo
"Tutti i Paesi del mondo sono suscettibili di essere colpiti dal terrorismo. Tutti devono essere pronti a far fronte a questa minaccia". Ad affermarlo, intervenendo al Wef di Davos, è il presidente della Repubblica francese, François Hollande.
La riposta al terrorismo, sottolinea, "deve essere globale, internazionale e condivisa tra gli Stati, che sono in prima linea, i governi, ma anche le aziende e in particolare quelle più grandi che devono intervenire contro questa minaccia". "La Francia -sottolinea Hollande- è stata colpita da un attacco terroristico per tre giorni. Ha fatto fronte con dignità, unità e efficacia. La Francia ha beneficiato di una solidarietà internazionale eccezionale". Con questi attacchi terroristici "sono state attaccate la libertà, la democrazia e la capacità di vivere insieme".
