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Grecia: Gentiloni, voto va incontro a richiesta Italia di uscire da rigidità

26 gennaio 2015 | 09.58
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Il risultato del voto greco "va incontro alla domanda di uscire da quella rigidità che poniamo anche noi italiani". Ad analizzare così la vittoria del partito Syriza di Alexis Tsipras è il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, intervenuto alla trasmissione Agorà su Rai Tre. "Io personalmente ho sempre avuto un'idea diversa, ma rispetto il risultato delle elezioni", ha detto il titolare della Farnesina, che sottolinea come l'esito del voto vada incontro a richieste italiane.

"Da mesi è in corso un braccio di ferro fra austerità e flessibilità e non c'è dubbio che il risultato greco, se gestito politicamente dalla Grecia e dall'Ue con un negoziato realistico e flessibile, va incontro alla domanda di uscire da quella rigidità che poniamo anche noi italiani", ha detto il ministro. Già da giugno, nota il ministro, dopo l'affermazione di partiti euroscettici alle elezioni europee della scorsa primavera, L'Europa ha cominciato a porsi il problema, "da qualche mese si discute con meno rigidità, si parla di investimenti e di crescita. Italia e Germania spingono la Germania verso quella direzione", ragiona Gentiloni.

Dopo il contributo dato in questo senso dalla decisione del presidente della Bce Mario Draghi, "il risultato greco può essere un ulteriore contributo, se usato ragionevolmente. Se viene interpretato come una rottura, no". Secondo Gentiloni, il risultato greco non va letto come "uno scontro fra comunisti e socialdemocratici, ma fra vecchio e nuovo, burocrazia europea o investimenti, e su questo fronte Renzi e Tsipras possono avere un dialogo". A suo parere, sarebbe riduttivo leggere il voto greco "come una vittoria della sinistra radicale. Lo conferma il fatto che molta gente di destra o di estrema destra esulta per la vittoria di Tsipras".

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