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Liberazione vicina per giapponese in mano all'Is. Amman accetterà scambio prigionieri

28 gennaio 2015 | 08.51
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La Giordania avrebbe accettato di liberare l’irachena Sajida al-Rishawi per salvare la vita a Kenji Goto, il reporter minacciato ieri in un nuovo video dello Stato Islamico. Il primo ministro Abe: "Provo forte risentimento e sdegno"

Liberazione vicina per giapponese in mano all'Is. Amman accetterà scambio prigionieri

"Abbiamo avuto delle informazioni secondo le quali le autorità giordane sono intenzionate a consegnare allo Stato islamico Sajida al-Rishawi", la terrorista irachena detenuta ad Amman, la cui liberazione è stata chiesta dall'Is per il rilascio dell'ostaggio giapponese Kenji Goto. Lo ha dichiarato l'ambasciatore giapponese in Giordania, Junichi Kosuge, secondo quanto riporta l'emittente al-Jazeera. "Sentirete buone notizie nelle prossime ore", ha detto il diplomatico nipponico, a poche ore dalla scadenza dell'ultimatum posto dai jihadisti dell'autoproclamato Califfato.

Intanto il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha definito "spregevole" il video diffuso ieri sera dagli jihadisti dello Stato Islamico (Is) nel quale si minaccia l'uccisione entro 24 ore del giornalista. "Provo un forte risentimento verso un atto così spregevole", ha detto Abe. "In questo momento molto grave, il Giappone ha chiesto la cooperazione della Giordania per una rapida liberazione di Goto e questa politica non è cambiata", ha invece dichiarato il portavoce del governo di Tokio, Yoshihide Suga.

Nel video, Goto avverte che prima verrà ucciso il pilota giordano catturato in Siria Muath al-Kasaesbeh e poi toccherà a lui se non verrà scarcerata la donna. "Ho soltanto 24 ore da vivere e il pilota anche meno", avverte il giornalista giapponese. L'irachena al-Rishawi è stata arrestata ad Amman nel novembre 2005, dopo che la sua cintura esplosiva non ha funzionato in un attacco terroristico ad un albergo dove si svolgeva un matrimonio. Il marito si è fatto saltare in aria uccidendo 38 persone.

Lo scambio potrebbe salvare la vita anche al pilota giordano Muadh Kassasbe, anch'egli minacciato nel video degli uomini del Califfo. Il padre oggi ha esortato le autorità di Amman ad accettare le richieste dei rapitori in modo che sia risparmiata la vita di suo figlio. "Chiediamo il ritorno di Muath. Abbiamo una sola richiesta, il ritorno di Muath a qualsiasi prezzo", ha affermato al-Safi Kasaesbeh durante una manifestazione a Karak, nel sud della Giordania, stando a quanto riferito dall'emittente al-Arabiya. "Le autorità ci avevano rassicurato dicendo di avere contatti per la liberazione di nostro figlio", ma "non abbiamo ricevuto alcuna indicazione da loro dopo l'ultimo video", ha aggiunto il padre del pilota catturato il 24 dicembre dopo l'abbatimento del suo F-16 nel nord della Siria.

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