E' stato convocato in un commissariato di Nizza insieme ai suoi genitori un bambino che, dopo gli attacchi di Parigi delle scorse settimane, ha detto in classe "io non sono Charlie, sono con i terroristi" rifiutandosi di prendere parte al minuto di silenzio per le vittime
E' stato convocato in un commissariato di Nizza insieme ai suoi genitori un bambino di 8 anni che, dopo gli attacchi di Parigi delle scorse settimane, ha detto in classe "io non sono Charlie, sono con i terroristi" rifiutandosi di prendere parte al minuto di silenzio per le vittime. I media francesi che riportano la notizia non precisano l'identità del bambino, dandone solo il nome, Ahmed.
L'avvocato della famiglia, Me Sefen Guez Guez, vicino al Collettivo contro l'islamofobia in Francia, ha detto che si tratta di una vicenda "insensata" che mostra una situazione di "isteria collettiva". Secondo quanto è ha riportato, il bambino davanti alla polizia ha negato di aver detto che "i giornalisti devono morire" e non ha saputo spiegare il significato della parola "terrorismo". I genitori del piccolo hanno condannato il comportamento del figlio a scuola.