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Usa: proposta shock in un college, no ragazze a feste per evitare violenze

29 gennaio 2015 | 14.23
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L'idea è partita dalla National Panhellenic Conference, che ha scritto alle 'sorority', le associazioni di studentesse, dell'Università della Virginia. L'iniziativa ha suscitato ironia e polemiche: contro la misura è già partita una petizione online

(Infophoto)
(Infophoto)

Vietatare alle ragazze di andare ai party nei college per combattere la piaga delle aggressioni sessuali nei campus americani. E' questa la controversa idea che è stata presentata alle 'sorority', le associazioni di studentesse, dell'Università della Virginia, il campus che ha adottato tolleranza zero verso le aggressioni, dopo che nei mesi scorsi è stato denunciato uno stupro di gruppo, dove le 'fraternity' si preparano ad un weekend di feste per la Boys' Bid Night, la notte in cui vengono ammessi i nuovi membri del club in feste e riti di iniziazione che i film di Hollywood hanno reso famosi, o famigerati, in tutto il mondo.

L'iniziativa è partita dalla National Panhellenic Conference, associazione che riunisce le sorority a livello nazionale, che hanno inviato una lettera alle 16 associazioni del campus della Virginia dando indicazione di vietare alle ragazze di partecipare a qualsiasi festa verrà organizzata sabato prossimo. Una lettera che è stata accolta con ironia e polemica da molte delle ragazze delle sorority.

"Vivere nel 2015 e non poter uscire di casa perché sei una ragazza? Credo che questo sia sbagliato", ha detto Story Hincley, studentessa di Richmond, che considera la misura, contro la quale ha avviato una petizione on line che in poche ore ha ottenuto migliaia di firme, un ritorno agli anni '50. "E' stata decisa dalle presidenti dell'associazione che hanno oltre 50 anni e vivono a Indianapolis" ha aggiunto, dicendo che quando ha raccontato ai suoi genitori della lettera si sono messi a ridere credendo che si trattasse di un equivoco.

Anche i rappresentati degli studenti dell'intera università si sono sentiti offesi da questa iniziativa. "E' una risposta incredibilmente sproporzionata per le donne e incredibilmente antiquata nella concezione della sicurezza e contrasto alle aggressioni sessuali", ha detto Abraham Axler, presidente del Consiglio degli Studenti, che si è già riunito per chiedere la revoca della misura. Il prossimo weekend non solo è la notte delle feste delle fraternity, ma si svolge anche partita tra la squadra di basket dell'università, numero due a livello nazionale e finora imbattuta, che ospita quella della Duke, la numero 4, per uno dei match più attesi dell'anno. L'idea che alle ragazze venga chiesto di non partecipare alle feste proprio questo weekend è impensabile, concludono gli studenti del campus della Virginia.

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