Nel paese è tradizione che si stringa la mano al nuovo sovrano in segno di fedeltà. Un'impresa ai limiti dell'impossibile per il 79enne Salman. Per evitare la cerimonia estenuante di oltre 10 milioni di strette di mano, le autorità del Golfo hanno ideato di posizionare repliche delle sagome del re fatte di cartone in ogni angolo del paese.
In Arabia Saudita è tradizione che ogni suddito stringa la mano al nuovo sovrano in segno di fedeltà. Un'impresa ai limiti dell'impossibile per il 79enne re Salman. Per evitare la cerimonia estenuante di oltre 10 milioni di strette di mano, le autorità del Golfo hanno ideato di posizionare repliche delle sagome del re fatte di cartone in ogni angolo del paese. Dietro l'immagine finta, tuttavia, si nasconde un uomo in carne ed ossa.
L'effetto è paradossale e anche comico. Nel video, che circola su YouTube, si vede una lunga fila di sauditi stringere la mano a tre sagome. Al fianco di quella del re, infatti, le autorità hanno anche posizionato quelle del principe della corona, il 69enne Muqrin, e del ministro dell'Interno e vice principe della corona, Mohammed bin Nayef.
La cerimonia di giuramento al nuovo sovrano, oltre attraverso la 'classica' stretta di mano, ai tempi dei social network può diventare anche virtuale. Nelle scorse settimane un esponente del Consiglio supremo degli esperti di sharia dell'Arabia Saudita, Sheikh Abdullah al-Manie, ha definito "lecito" giurare fedeltà anche attraverso un 'cinguettio' su Twitter.
La questione era diventata rilevante dal momento che la maggior parte dei sudditi non può giurare fedeltà a Salman recandosi di persona nel palazzo reale, come invece avevano fatto, subito dopo la morte di Abdullah, numerosi principi sauditi. Da qui l'idea di utilizzare la tecnologia per far fronte a una pratica che ha ancora un'alta valenza simbolica nel regno del Golfo. Meglio Twitter che la sagoma cartonata.
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