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La radio dello Stato Islamico cita Gentiloni: "E' ministro dell'Italia crociata"

14 febbraio 2015 | 15.21
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La radio ufficiale dell'Is al-Bayan cita per la prima volta l'Italia. Il titolare della Farnesina: "In Libia la situazione si sta deteriorando, diventi priorità". Ultimatum dell'Is alle milizie libiche: via da Sirte. Uomini armati occupano edifici governativi. Massima allerta in Italia: intelligence rafforza monitoraggio in Nord Africa. Alfano: spegnere l'incendio o rischi per tutti . Renzi: pronti a fare nostra parte in missione Onu

La radio dello Stato Islamico cita Gentiloni:

La radio ufficiale dello Stato Islamico (Is) al-Bayan ha citato per la prima volta l'Italia riportando le dichiarazioni del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sulla Libia e definendolo ''il ministro degli Esteri dell'Italia crociata''.

La radio del Califfato che trasmette via Internet da Mosul, roccaforte dei jihadisti in territorio iracheno, in riferimento alle dichiarazioni di ieri del capo della Farnesina, che ha espresso la disponibilità dell'Italia a partecipare e guidare una forza Onu contro la minaccia dell'autoproclamato Stato Islamico, ha precisato che si tratta di una posizione assunta dopo l'avanzamento dei jihadisti in Libia.

In un'intervista a SkyTg24, Gentiloni ha detto ieri che l'Italia è pronta a "combattere in Libia in un quadro di legalità internazionale", sottolineando che "l'Italia è minacciata da quello che sta accedendo in Libia. Non possiamo accettare l'idea che a poche miglia di navigazione ci sia una minaccia terroristica".

Oggi, intervenendo al convegno 'Come cambia il mondo' organizzato dal Pd a Roma, Gentiloni ha sottolineato che "l'Italia combatte il terrorismo in prima linea nella coalizione anti Daesh sul piano militare, politico e culturale".

Il ministro ha anche rimarcato che la Libia "deve diventare una priorità" per la comunità internazionale e "l'Italia è il Paese che ha la responsabilità di sollecitare questa priorità". "So che la situazione si sta deteriorando", ha aggiunto il titolare della Farnesina, e "non possiamo sottrarci alle nostre responsabilità per ragioni di sicurezza, economiche e politiche" perché il Paese nordafricano è "a poche ore di navigazione" dalle coste italiane. Il nostro Paese deve "avere un ruolo particolare nell'area del Mediterraneo", ha detto Gentiloni, che ha definito "strategica la questione del Mediterraneo".

"Ci vuole maggiore forza di iniziativa internazionale" e "un impegno molto forte di governo e Parlamento", ha sottolineato ancora il ministro. Si tratta di "una battaglia che il Pd deve fare a viso aperto, dando più importanza a tali questioni. Un impegno da tradursi in risultati" per "essere un grande partito di governo".

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