Non si fermano le violenze. A mezzanotte è prevista l'entrata in vigore del cessate il fuoco deciso durante il vertice di Minsk. Le forze governative segnalano che non ci sono segni di rallentamento nell'offensiva dei separatisti filorussi nell'est del Paese e denunciano 120 diversi attacchi nelle ultime 24 ore
Non si fermano i combattimenti in Ucraina, a poche ore dall'entrata in vigore del cessate il fuoco deciso durante il vertice di Minsk. Le forze governative segnalano che non ci sono segni di rallentamento nell'offensiva dei separatisti filorussi nell'est del Paese e denunciano 120 diversi attacchi nelle ultime 24 ore.
"Non c'è tregua, al contrario, i ribelli continuano i loro attacchi contro Debaltsevo", città strategica sul collegamento ferroviario tra Donetsk e Luhansk, entrambe controllate dagli insorti, ha detto un portavoce militare, Anatoli Stelmakc, alla tv ucraina. Il cessate il fuoco dovrebbe entrare in vigore oggi a mezzanotte.
Gli intensi combattimenti sono una "grave minaccia" per l'entrata in vigore. A lanciare l'allarme è il presidente ucraino Petro Poroshenko che accusa la Russia di un "significativo aumento" dell'offensiva nonostante l'accordo di pace.
Questa mattina bombardamenti sono stati segnalati nella città di Donetsk in mano ai ribelli, attorno allo snodo ferroviario di Debaltsevo e al porto strategico di Mariupol. A Debaltsevo, secondo quanto riferito dall'ambasciatore degli Stati Uniti in Ucraina Geoffrey Pyatt con un post su Twitter, i russi hanno posizionato numerose unità di artiglieria, compresi sistemi di difesa aerea.
Мы уверены, что это именно российские военные системы, а не системы, принадлежащие сепаратистам. #Дебальцево pic.twitter.com/hTYZ51qYHG
— Посольство США в РФ (@USEmbRu) 14 Febbraio 2015