Il ministro degli Esteri incontra a Teheran l'omologo iraniano: "Siamo impegnati a sostenere le Nazioni Unite nel loro sforzo di mediazione in Libia. Ma senza un successo dell'azione diplomatica non si arriverebbe a una situazione di sicurezza". Grandi manovre della Marina Militare, esercitazione della San Giorgio davanti alle coste libiche. Gen. Graziano: "Forze armate pronte a garantire la sicurezza del Paese". Terrorismo, 5mila foreign fighters combattono in Libia
"Siamo contrari a interventi esterni, sosteniamo le Nazioni Unite, ma segnaliamo l'urgenza di risultati" in Libia. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo iraniano Mohammad Javad Zarif, a Teheran.
"Siamo impegnati a sostenere le Nazioni Unite nel loro sforzo di mediazione in Libia - ha proseguito il ministro - anche per impedire che in questo paese così vicino ai nostri confini possa insediarsi una presenza estremista e terroristica che per il momento è limitata".
"Ma - ha proseguito - senza un successo dell'azione diplomatica, che consenta un governo di riconciliazione nazionale che parte dalla rappresentanza di Tobruk e comprende anche altre rappresentanze, non si arriverebbe a una situazione di sicurezza".
Iran e il nucleare - "Ci auguriamo che la soluzione del dossier nucleare, molto importante per equilibri regionali e globali, sia tale anche da rendere le nostre relazioni economiche ancora più rilevanti. Come Italia siamo pronti a farlo appena il problema sarà risolto, come ci auguriamo pur conoscendo le difficoltà", ha detto Gentiloni durante la conferenza stampa.
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