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Boia Jihadi John legato ai falliti attentati di Londra del 2005. Con l'Is in Siria 60 donne britanniche

01 marzo 2015 | 16.46
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Il domenicale 'Observer': Mohammed Emwazi riuscì a sfuggire ai controlli dei servizi di sicurezza e a lasciare la Gran Bretagna per andare in Siria e unirsi allo Stato Islamico. Spunta video sulla fuga delle tre ragazze inglesi che si sono unite ai jihadisti

Boia Jihadi John legato ai falliti attentati di Londra del 2005. Con l'Is in Siria 60 donne britanniche

Mohammed Emwazi, alias Jihadi John, faceva parte di una cellula terrorista legata ai falliti attentati del 21 luglio 2005 a Londra. Nonostante questo, il giovane londinese di origine kuwaitiana è riuscito a sfuggire ai controlli dei servizi di sicurezza e a lasciare la Gran Bretagna per andare in Siria e unirsi allo Stato Islamico. E' quanto scrive il domenicale 'Observer' citando dei documenti giudiziari ai quali ha avuto accesso.

Uno dei principali membri della rete di Emwazi, emerge dai documenti, ebbe il 21 luglio del 2005 una conversazione telefonica con Hussein Osman, in seguito condannato all'ergastolo per aver tentato di far saltare in aria la stazione della metropolitana di Shepherd's Bush. I servizi di sicurezza britannici, scrive l'Observer, erano inoltre a conoscenza del fatto che alcuni membri del gruppo estremista del quale faceva parte Emwazi avevano frequentato un campo di addestramento in Cumbria, nel nord ovest dell'Inghilterra, unendosi ai quattro aspiranti attentatori che intendevano portare nuovamente il terrore nelle strade della capitale britannica.

I falliti attentati del 21 luglio 2005, nei quali cinque aspiranti attentatori fortunatamente non riuscirono ad eseguire fino in fondo il loro piano, giunsero appena due settimane dopo che il 7 luglio dello stesso anno quattro uomini si erano fatti esplodere su tre treni della metropolitana e su un autobus uccidendo 52 persone e ferendone oltre 700, nel peggiore attacco terroristico compiuto sul suolo britannico. Le rivelazioni dell'Observer alimentano i dubbi già sollevati sull'operato dei servizi di sicurezza britannici riguardo alla gestione della vicenda di Jihadi John.

Il boia degli ostaggi occidentali dell'Is era infatti una "persona di interesse" per l'MI5, il servizio britannico di intelligence interna, in quanto membro di una cellula jihadista londinese creata nel 2007 per reclutare combattenti per il gruppo terroristico somalo al-Shabaab, legato ad Al Qaeda. Nonostante questo, Emwazi-Jihadi John è riuscito ad eludere la sorveglianza alla quale avrebbe dovuto essere sottoposto, lasciare nel 2013 la Gran Bretagna e rispuntare l'anno successivo in Siria come protagonista dei macabri video delle esecuzioni di ostaggi diffusi online dall'Is.

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