cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 14:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Russia: da Sakharov a Nemtsov, il movimento dei fisici per la democrazia

05 marzo 2015 | 13.56
LETTURA: 3 minuti

Boris Nemtsov aveva incontrato Andrei Sakharov nell'allora Gorki in cui il fisico teorico dissidente era stato costretto all'esilio dal 1980 al 1986. Anche Nemtsov era un fisico e dopo il dottorato, aveva lavorato come ricercatore per quattro o cinque anni. Oleg Shro in una recente intervista all'Adnkronos: la gente ha dimenticato il pensiero di Sakharov, il ruolo e l'influenza che ha avuto, i russi hanno smesso di leggerlo. Un Nobel in redazione: quando l'agenzia era il "covo" dei dissidenti russi

Russia: da Sakharov a Nemtsov, il movimento dei fisici per la democrazia

Boris Nemtsov aveva incontrato Andrei Sakharov nell'allora Gorki in cui il fisico teorico dissidente era stato costretto all'esilio dal 1980 al 1986. Anche Nemtsov era un fisico -dopo il dottorato, aveva lavorato come ricercatore per quattro o cinque anni- ma i suoi incontri con Sakharov e la moglie Elena Bonner nella città chiusa in cui lui invece era stato ammesso come studente, erano dedicati alle riforme, all'impegno e al liberalismo che il maestro aveva teorizzato e il più giovane dei due, insieme a molti altri suoi coetanei, iniziava in quel periodo ad attuare, a cominciare dalla campagna, che ebbe esito positivo, contro il nuovo reattore nucleare previsto per Gorki.

Andrei Sakharov ha ispirato un movimento, quello dei democratici che furono poi protagonisti dei grandi cambiamenti in Russia dei primi anni Novanta, intellettuali provenienti soprattutto da carriere scientifiche, dal suo Istituto Lebedev dell'Accademia delle scienze a Mosca -dove dopo la guerra aveva iniziato a lavorare all'ordigno termonucleare, e dove, appena tornato a Mosca, nel dicembre del 1986, tornò immediatamente, per ricominciare a partecipare ai seminari di fisica teorica del martedì.

Un movimento e un periodo storico di cui l'assassinio di Nemtsov ha sancito la fine: un altro fisico teorico russo, Oleg Shro, che durante le proteste della Maidan aveva deciso di trasferirsi in Ucraina da Bryansk dove era docente, e che il giorno in cui Putin ha riconosciuto l'annessione della Crimea ha chiesto all'Ucraina di essere riconosciuto come rifugiato, ha spiegato l'involuzione politica del suo paese proprio in questi termini. La gente, ha detto in una recente intervista all'Adnkronos, l'agenzia che alla fine degli anni ottanta aveva ospitato Andrei Sakharov quando era venuto a Roma con la moglie, ha dimenticato il suo pensiero, il ruolo e l'influenza che ha avuto, i russi hanno smesso di leggerlo. Un Nobel in redazione: quando l'agenzia era il "covo" dei dissidenti russi

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza