Kim Ki-Jong, 55 anni, è stato sei volte in Corea del Nord fra il 2006 e il 2007, nel 2011 aveva cercato di erigere a Seul un monumento per il defunto leader nordcoreano Kim Jong Il. Nel 2010 aveva lanciato un pezzo di cemento contro l'ambasciatore giapponese. L'ambasciatore americano a Seul ferito a coltellate
Kim Ki-Jong, il 55enne che ha aggredito oggi a Seul l'ambasciatore americano, è noto in Corea del Sud per le sue azioni di protesta contro gli Stati Uniti e le sue simpatie per il regime di Pyongyang. A quanto riferisce l'agenzia stampa sudcoreana Yonhap, Kim è stato sei volte in Corea del Nord fra il 2006 e il 2007, nel 2011 aveva cercato di erigere a Seul un monumento per il defunto leader nordcoreano Kim Jong Il e nel 2007 aveva tentato di darsi fuoco davanti alla residenza del presidente sudcoreano.
Kim Ki-Kong partecipava spesso a manifestazioni di protesta a Seul, approfittandone per accusare gli Stati Uniti di fomentare le divisioni fra le due Coree. Nel 2010, Kim ha ricevuto una condanna con la condizionale per aver lanciato un pezzo di cemento contro l'ambasciatore giapponese a Seul, nel primo attacco contro un diplomatico straniero avvenuto nel paese asiatico. Allora Kim era il leader di una organizzazione che protestava contro le rivendicazioni giapponesi sulle isole Dokdo controllate dalla Corea del Sud.
A quanto riferisce la polizia di Seul, citata dalla Cnn, Kim era uno dei 181 membri del Consiglio coreano per la riconciliazione, l'ente che aveva invitato l'ambasciatore americano Mark Lippert per un pranzo di lavoro. L'organismo auspica la riunificazione fra le due Coree e promuove l'invio di aiuti umanitari a Nord. Kim non era nella lista degli invitati ma è riuscito lo stesso ad entrare perchè, in quanto membro dell'organizzazione, era un volto noto al personale.
Dopo aver colpito l'ambasciatore al volto e alle mani con un coltello da frutta, per fortuna in modo non grave, Kim è stato sopraffatto dalla polizia. Mentre gli agenti lo portavano via, si è messo a gridare slogan contro le annuali esercitazioni militari congiunte fra Corea del Sud e Stati Uniti. L'uomo è anche riuscito a dire ai giornalisti che pianificava l'attacco da dieci giorni e che, nel 1980, aveva bruciato una bandiera americana all'ambasciata statunitense.
Un sito web vicino a Kim, riferisce ancora la Cnn, riporta una foto dell'uomo che mostra un cartello con la scritta: "Stop alle esercitazioni di guerra che bloccano il dialogo fra Corea del Nord e del Sud". L'immagine sarebbe stata scattata il 24 febbraio, davanti all'ambasciata americana.
Ad imbarazzare ulteriormente le autorità sudcoreane, vi è infine la notizia, rivelata dall'agenzia Yonhap, che fra il 2006 e il 2009 Kim ha ricoperto due mandati consecutivi come membro del Consiglio per l'educazione alla riunificazione, un ente pubblico che promuove la causa della riunificazione coreana. Gestito dal ministero per l'Unificazione, il Consiglio conta un migliaio di membri.