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Usa: Obamacare compie 5 anni, la stori (c)

23 marzo 2015 | 21.37
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Il 23 marzo 2010 infatti Obama firmò l'Affordable Care Act, la riforma sanitaria che portava in America una svolta storica, verso l'assistenza sanitaria universale. Da allora milioni di americani hanno l'assistenza sanitaria prima negata, ma i repubblicani continuano ad opporsi, nei programmi elettorali e nelle aule di tribunali, alla riforma

(Foto Infophoto)
(Foto Infophoto)

L'Obamacare compie oggi 5 anni. Il 23 marzo 2010 infatti Barack Obama firmò, circondato dai leader democratici, l'Affordable Care Act, la riforma sanitaria che, per quanto in forma ridotta rispetto alla visione iniziale dei democratici, portava in America una svolta storica, verso l'assistenza sanitaria universale.

Da allora molto è cambiato, sottolineano i sostenitori della riforma: quasi 11.7 milioni di persone hanno ottenuto l'assistenza sanitaria, che molti di loro non avevano, sfruttando le possibilità offerte dalla "borsa delle assicurazioni" a cui hanno avuto accesso attraverso il sito dell'Obamacare. Anche un altro obiettivo della riforma, quello di contenere i prezzi della Sanità per anni in America in vertiginosa, e non controllata ascesa, è stato centrato, con crescita della spesa medica scesa a minimi storici.

Il numero degli americani che hanno finalmente accesso ad un'assistenza sanitaria finora negata è aumentato anche perchè la riforma ha previsto che un maggior numero di persone a reddito basso, un più 20% rispetto al 2013, potessero usufruire del Medicaid. Sono ora 70 milioni gli americani che hanno accesso all'assistenza sanitaria pubblica riservata ai più poveri. L'unica pubblica, insieme al Medicare, l'assistenza sanitaria per i pensionati dai 65 anni in su.

Fino a qui le buone notizie, ma in questi anni non sono mancati i passi falsi, i problemi e soprattutto la continua, ed ancora assolutamente non sopita, resistenza dei repubblicani, e di alcuni settori più conservatori, all'idea di una riforma sanitaria che viene considerata contraria ai principi stessi dello spirito americano. E nel tentativo di fermare l'Obamacare i repubblicani in questi anni sono ricorsi alla Corte Suprema, che nei prossimi mesi dovrà pronunciarsi ancora sulla riforma.

L'opposizione all'Obamacare è uno dei cardini del programma della nuova maggioranza repubblicana al Congresso, e sicuramente sarà anche tra gli argomenti della prossima campagna per la Casa Bianca. Basti pensare che Ted Cruz, il senatore del Texas che ha guidato l'ostruzionismo ad oltranza al Senato nel tentativo di bloccare l'entrata in vigore della legge nel 2013, ha scelto proprio oggi, quinto anniversario della firma della legge, per candidarsi alla Casa Bianca.

Uno dei problemi principali è stata la falsa partenza del sito su cui gli americani si sono dovuti iscrivere per poter accedere alle facilitazioni che la riforma prevede, e gli eventuali aiuti, per poter stipulare assicurazioni sanitarie che, vale la pena ricordare, rimangono private. Nel suo primo giorno di vita Healthcare.gov si è bloccato nel primo giorno e sono stati necessari mesi, tra i grandi imbarazzi della Casa Bianca e del dipartimento della Sanità.

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