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Russia: verso revoca immunità unico deputato che votò no annessione Crimea

26 marzo 2015 | 14.48
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Ilya Ponomarev
Ilya Ponomarev

Era stato l'unico deputato della Duma di stato a votare contro la ratifica dell'annessione della Crimea alla Federazione russa nel marzo dell'anno scorso. A un anno di distanza, Ilya Ponomarev, è destinato a perdere l'immunità parlamentare, dopo essere stato incriminato per complicità nell'appropriazione indebita di finanziamenti destinati al centro di Skolkovo, l'hub dell'IT alle porte di Mosca.

Il presidente della Duma Sergei Naryshkin, ha reso noto di aver ricevuto la richiesta del procuratore generale perchè ponomarev sia privato dell'immunità parlamentare e la Camera bassa del Parlamento russo ha messo al voto una mozione per il prossimo sei aprile. Ponomarev era stato uno dei leader delle manifestazioni di protesta contro i brogli alle elezioni legislative e il ritorno di Putin presidente del periodo 2011-2012 insieme a Boris Nemtsov, con cui in seguito aveva condiviso la freddezza sulle politiche di Mosca in Ucraina.

Ponomarev, che dalla scorsa estate si trova negli Stati Uniti, dove si era recato per lavoro e da dove aveva denunciato le pressioni delle autorità russe nei suoi confronti (contro di lui era stato imposto un divieto all'espatrio), ha negato le accuse denunciando che sono motivate politicamente. In una intervista a Radio Eco di Mosca, ha precisato di non avere intenzione di tornare in Russia fino a che rimarrà nei suoi confronti la minaccia giudiziaria. "Perché dovrei voler andare in carcere volontariamente?", ha detto, sottolineando che le autorità russe ora "non vogliono creare altri martiri, il loro compito è quello di evitare che io ritorni".

Eletto nella circoscrizione di Novosibirsk, 39 anni, imprenditore, nel partito Russia Giusta, ha lasciato i figli in Russia con i nonni. "Non avrei mai voluto emigrare, diventare un rifugiato politico", ha spiegato. Ponomarev era già stato condannato al pagamento di una sanzione di 2,7 milioni di rubli per irregolarità sempre relative al suo lavoro a Skolkovo e per questo gli era stato imposto il divieto all'espatrio. Lo scorso aprile, si era coalizzato insieme ad altri cinque esponenti politici a Novosibirsk, accettando di ritirare la sua candidatura per la carica di sindaco, e formando con loro una coalizione che aveva portato alla sconfitta del candidato di Russia Unita e alla vittoria di uno di loro, l'esponente del partito comunista Anatoly Lokot.

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