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Gb: 22% studenti disposto a lavorare in industria sesso per pagare studi

27 marzo 2015 | 13.21
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Secondo lo studio condotto dalla Swansea University il 22% degli studenti è disposto a lavorare nell'industria sesso per pagare gli studi, mentre il 5% degli uomini e il 3,5% delle donne ha ammesso di aver effettivamente guadagnato grazie a un lavoro nell'industria del sesso

(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
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Disposti a tutto per pagarsi la retta o per finanziarsi durante il periodo di studi all'università. Anche a vendere il proprio corpo. E' la conclusione a cui è giunto studio condotto dalla Swansea University su circa 6.750 studenti inglesi, provenienti da tutto il Regno Unito. Secondo i dati, riferiscono i media inglesi, più di un quinto degli intervistati (il 22%) ha considerato l'opzione di lavorare nell'industria del sesso, dalle chat erotiche agli spogliarelli, dal lavoro di escort fino alla vera e propria prostituzione. E il 5% degli uomini e il 3,5% delle donne ha ammesso di aver effettivamente guadagnato grazie a questo settore.

Lo studio, dal titolo emblematico di 'Student Sex Work Project', ha poi dimostrato che per quasi due terzi dei soggetti coinvolti la motivazione era quella di finanziare uno stile di vita migliore, il 56% ha detto che era per pagare i costi quotidiani, mentre il 45% voleva ridurre i debiti accumulati per pagarsi le rette dell'Università. Ma c'è anche chi ha ammesso di averlo fatto per curiosità (54%) o per puro piacere fisico (44%).

Tra coloro che hanno intrapreso questa attività, più della metà lo ha fatto per meno di sei mesi e con orari part-time, meno di cinque ore a settimana. Il 76% degli studenti 'impegnati' nell'industria del sesso ha poi riferito che si sentiva sicuro al lavoro "sempre" o "molto spesso", ma il 49% aveva paura di subire violenze.

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